
I primi effetti del coronavirus sembrano farsi sentire anche in Ticino. Secondo informazioni di Teleticino la ditta Schindler, con sede a Locarno, ha deciso di mandare a casa parte dei propri dipendenti, in prevalenza provenienti da oltreconfine, come misura precauzionale per l'evolversi della malattia.
Mascherine e misurare la febbreDa informazioni aggiuntive in nostro possesso è emerso che la ditta ha invitato i dipendenti le cui mansioni sono eseguibili anche da casa a farlo tramite forme di smart working e telelavoro, rimanendo quindi al proprio domicilio. Tra le altre misure precauzionali adottate rientrerebbero la distribuzione di mascherine tra i dipendenti e la misurazione della febbre. La decisione interna sarebbe arrivata dalla direzione intorno alle 10.00 di questa mattina.
Da noi contattato il direttore delle risorse umane ha confermato che sono in atto misure, senza specificare quali, aggiungendo che non si tratta di un blocco totale.
Comunicato Schindler
In serata Schindler ha emesso una nota in cui ha specificato, di non aver sospeto la propria produzione e di non aver lasciato a casa alcun dipendente, specificando di non hanno ricevuto alcuna direttiva per implementare misure o strumenti particolari da parte della direzione svizzera. Si conferma che la direzione ha comunque promosso forme di smart-working, in particolare il telelavoro, per consentire ai lavoratori di rimanere a casa. Sono inoltre previsti, si legge, controlli e misure di prevenzione direttamente in azienda.
Schindler Locarno comunica infine che, in collaborazione con le autorità preposte, seguirà l’evolvere della situazione al fine di intervenire tempestivamente, se necessario, in quanto: "La salute dei dipendenti in tutte le aziende del gruppo a livello mondiale, ha la massima priorità".
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