Dispositivo ospedaliero in prontezza fino all’estate 2022 per i pazienti Covid-19 in Ticino. Il Consiglio di Stato ha approvato infatti il messaggio e ha stanziato i crediti necessari a coprire i costi supplementari sostenuti dalle strutture sanitarie nel corso del 2020 a seguito della pandemia ed è entrato in materia su un riconoscimento parziale dei mancati introiti.
Durante il punto stampa il Presidente del Consiglio di Stato ha ribadito l’appello a vaccinarsi. “La vaccinazione è la via maestra per sconfiggere la pandemia”, ha sottolineando spiegando che fra gli over 50 sono ancora molte le persone non vaccinate. “Dal mese di luglio la tendenza è negativa e la situazione non può che preoccuparci”, ha aggiunto. Anche Raffaele De Rosa, Direttore del Dss, ha ribadito che oltre il 90% dei casi di oggi sono legati alla variante Delta e il rischio di ospedalizzazioni è raddoppiato. “I tassi di vaccinazione sono buoni, ma dobbiamo assolutamente fare di più”. Paolo Bianchi, Direttore della Divisione della salute pubblica Dss ha spiegato nel dettaglio il dispositivo e la questione molto delicata e complicata delle cure intense.
LA DIRETTA
10:34 - Fine conferenza stampa
10:28 - “Ci sono normalmente 53 postazioni di cure intense, si prevedono altri 25 letti per i pazienti Covid? Il personale dove si va a prendere?”
De Rosa: “I letti certificati sono 53 e di questi 11 saranno presi dall’attività ordinaria, quelli che restano (14) saranno finanziati con il contributo extra Covid. Ciò vuol dire che saranno 53 letti certificati più 14. Per il personale, inizialmente ci sarà la possibilità di impiegare quello già attivo mentre nei mesi autunnali ci sarà la necessità di disporre il personale già stato assunto in precedenza con nuovi contratti, personale nuovamente con contratto determinato, ricercato e così via”.
10:25 - “Parità di trattamento alle cliniche e all’Eoc?”
“Il Governo ha sempre voluto dare una parità di trattamento dove si sono riconosciuti i costi straordinari per tutti gli istituti. A livello federale anche il Cds si era attivato per trovare una soluzione a livello nazionale perché il blocco delle attività era stato deciso da Berna e riteniamo che la soluzione vada trovata a livello federale, i Cantoni non si tirano indietro ma insisteremo ulteriore per trovare una soluzione a livello nazionale. Le chance sono minime, è da diversi mesi che stiamo spingendo”.
10:24 - “Campagna di sensibilizzazione mirata, di cosa si tratta?”
“A livello federale partirà a breve una campagna più generale e a livello cantonale vogliamo andare più mirati pensando soprattutto ai gruppi più a rischio e rilanciare la campagna di sensibilizzazioni per aumentare i già buoni (ma non sufficienti) tassi di vaccinazione.
10:23 - Domande
10:15 - Costi
“È stato fatto un passo avanti ulteriore sulla regolamentazione dei costi e sui conti ospedalieri 2020, il CdS è sempre stato sensibile alle esigenze degli ospedali e ha emenato una serie di risoluzioni per certificare il dispositivo ospedaliero neccessario con la ridefinizione di alcuni servizi. Sono stati versati anticipi di liquidità già a marzo 2020 per garantire la liquidità e sono stati versati ulteriori contributi straordinari a dicembre, si parla di circa 13 milioni (spesa ordinaria ospedaliera: 350 milioni). Si arriva solo ora a regolare gli aspetti perché è stato necessario avere una metodologia di raccolta dati per definire l’esposizione dei costi supplementari, le strutture hanno esposto i dati ma era necessario attendere la chiusura dei conti. I costi supplementari per circa 20milioni per gli ospedali raggruppano i costi del personale”.
10:14 - La dotazione di personale
10:13 - Fabbisogno stimato dei letti di cure intense
10:11 - Le stime delle cure intense in prontezza
10:05 - Parla Bianchi
“Le cure intense sono il limite principale degli ospedali. Abbiamo conosciuto questa situazione nella prima e nella seconda ondata, le postazioni di cure intense sono estremamente complesse sia dal livello logistico sia dal livello del personale. L’anno scorso sono stati effettuati sforzi enormi per garantine la presa a carico dei pazienti, il Ticino conta 53 postazioni di cure intense certificate in funzione di un rapporto tra il fabbisogno della popolazione. Queste 53 postazioni sono state aumentate a oltre 120 durante la prima ondata e questo ha comportato spostamento del personale e lo smantellamento di apparecchiature. Questi sforzi non sono replicabili e non sono nemmeno giustificabili nella misure in cui il sistema ospedaliero è stato ridefinito, abbiamo ora una certa previdibilità di aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni”.
10:03 - Un sostegno tangibile
“Siamo convinti di dare un sostegno tangibile e con questo messaggio vogliamo dare una certezza e una risposta rafforzando del 25% le cure intense per i pazienti Covid. Grazie a questo dispositivo contiamo di poter affrontare i contagi senza limitare l’attività ordinaria, il Consiglio di Stato dà seguito alle raccomandazioni del Consiglio federale per l’organizzazione del dispositivo Covid”.
10:01 - Costi
“Oggi, dopo l’anno 2020, possiamo parlare di ordinario e siamo pronti e conosciamo i costi supplementari. Per questo il CdS ha deciso di stanziare i costi del personale e della gestione. Ciò vuol dire aumentare la percentuale, la ricerca di personale, coprire i costi di misure di igiene accresciuta, hotel per il personale curante e così via”.
9:57 - Scenario
“Lo scenario prevede di avere 25 letti di cure intense (11 ordinari presi a carico dagli ospedali, 14 dal Governo) e una stima di 170 persone Covid ricoverati nello stesso momento. Il personale è studiato fino all’estate 2022 ed è personale specializzato per la cura di pazienti Covid.
9:56 - Dispositivo in prontezza
“Visto il rischio di dover ricoverare i malati gravi di Covid il Consiglio di Stato ha deciso di preparare il dispositivo. In questo senso, la quota di popolazione non vaccinata, la stagionalità del virus, la contagiosità delle varianti ci hanno portanto a scegliere di mettere il dispositivo ospedaliero in prontezza”.
9:54 - Panoramica dei vaccinati e non vaccinati
“Nella seconda ondata abbiamo appurato che circa 1/3 delle persone over 65 è stato ospedalizzato. Se prendiamo le persone con più di 55 anni abbiamo una persona su dieci ospedalizzata. Il vaccino è sicuro ed efficace per limitare il decorso grave della malattia e in questo senso promuoveremo una campagna di sensibilizzazione mirata, il nostro obiettivo è aumentare la percentuale dei vaccinati soprattutto tra le persone a rischio. Occorre quindi che anche il sistema sanitario sia pronto per i pazienti Covid e non solo, non si possono rinviare le terapie ‘ordinarie”.
9:50 - Parla De Rosa
“Ci sono diverse incognite, lo sviluppo di nuove varianti continua a produrre contagi. A differenza dell’estate 2020 quando registravamo serie di zero contagi nelle scorse settimane però non abbiamo mai avuto una serie di zero e i segnali che questa sarebbe stata un’estate diversa ce li avevamo già all’inizio di maggio. Il comulativo settimanale ha mostrato il minimo a giugno con 23 casi totali mentre l’ultima settimana di luglio sono stati 210. In Ticino i dati sequenziati mostra che oltre il 90% appartengono al ceppo della Variante Delta, molto contagiosa. La variante Delta ha anche un impatto sul tasso di ospedalizzazioni, l’Ufsp ha evidenziato che c’è un rischio doppio di ospedalizzazione. I dati mostrano che i vaccini omologati offrono un’ottima efficacia e proteggono dai decorsi gravi della malattia e per questo è determinante continuare con la campagna di vaccinazione. Questi tassi sono positivi ma dobbiamo fare di più perché ci sono troppi non vaccinati fra gli over 50”.
9:47 - Considerazioni del Consiglio federale
“Il Consiglio federale ci ha dato una linea di misure da tenere in considerazione per l’evoluzione della pandemia. Il dispositivo ospedaliero rimane fondamentale. Sottolineo di nuovo che la collettività dovrebbe farsi vaccinare perché è un gesto non solo per se stessi ma per gli altri e questo elemento deve sempre essere sottolineato”.
9:45 - Parla Manuele Bertoli
“Eravamo tutti contenti che a maggio e a giugno la situazione si volgeva al bel tempo con gli allentamenti, c’è stata un’evoluzione positiva ma dal mese di luglio la situazione è peggiorata e la tendenza è questa. La questione è legata alla variante Delta che è più contagiosa e questo non può che preoccuparci o almeno interrogarci. L’evoluzione e il da farsi per il futuro è complicato oggi dove ci sono dei dati positivi e negativi che si mischiano. Possiamo prevedere che nei mesi invernali ci sarà un aumento ma dobbiamo capire qual è l’impatto dei contagi sulle ospedalizzazioni. Inoltre, è bene trattare il tema della vaccinazione che rimane la via maestra e lo strumento decisivo per sconfiggere la pandemia. È importante aumentare il tasso di vaccinazione, in Ticino oggi siamo al 53% delle persone totalmente vaccinate ma ci sono ancora 13mila persone over65 non vaccinate e altrettante tra i 55 e 65 anni. Persone quindi che hanno una potenzialità di rischio e una probabilità di andare all’ospedela piuttosto significativa”.
9:30 - Inizio previsto della conferenza stampa
Video della conferenza stampa
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