Sanità
Crisi dei farmaci in Ticino, "Le difficoltà persisteranno"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
2 giorni fa
Il Consiglio di Stato conferma le sfide nell’approvvigionamento e l’impossibilità di soluzioni a livello cantonale, con interventi necessari a livello nazionale e internazionale.

Le difficoltà nell'approvvigionamento di farmaci sono destinate a perdurare, secondo il Consiglio di Stato, che risponde a un'interrogazione di Alessandro Speziali. Il Governo sottolinea che misure cantonali aggiuntive, al di fuori di quelle nazionali, non sono proponibili, come la creazione di scorte di sicurezza, poiché sarebbe inefficace e potrebbe aggravare la situazione di mercato. Sebbene siano già state adottate tutte le misure possibili a livello cantonale e federale, la crisi è legata a cause globali che richiedono una risposta internazionale.

I rischi

Un rischio concreto è la sostituzione di farmaci a basso costo con quelli più costosi, aumentando i costi del sistema sanitario. In Ticino, per ridurre le conseguenze negative, sono state date istruzioni chiare alle farmacie, con verifiche per garantire il rispetto. Speziali si interessa anche alla produzione locale di farmaci, ma il Consiglio di Stato evidenzia che la produzione interna non può prescindere da un aumento dei prezzi. Il governo ha sollecitato la Confederazione a intervenire per adeguare il meccanismo di confronto dei prezzi con l’estero. Per quanto riguarda le scorte minime negli ospedali, il Consiglio di Stato ricorda che il problema esiste da 20 anni e che gli stock di prodotti vitali sono stati già incrementati. La situazione resta critica, come confermato dal portavoce dell'Ordine dei farmacisti, Federico Tamò, alla Regione, che parla di difficoltà crescenti, ma senza panico, con carenze di farmaci, soprattutto quelli economici, e un aumento del carico di lavoro per i farmacisti, che non è remunerato. Ma rassicura che nessuno, fino ad oggi, è rimasto privo di medicamenti.