Ticino
Crotta, caso chiuso e RSI bacchettata
Crotta, caso chiuso e RSI bacchettata
Crotta, caso chiuso e RSI bacchettata
Redazione
6 anni fa
Non luogo a procedere per la denuncia per calunnia e diffamazione, ma il servizio illustrò una situazione “difforme dalla realtà”

Un non luogo a procedere e tre proscioglimenti per la vicenda della Enzo Crotta SA. Sono stati di fatto assolti i tre giornalisti della RSI che si occuparono del servizio-inchiesta ”Verdure indigeste“, andato in onda il 5 maggio di due anni fa durante la trasmissione Patti Chiari, che illustrava condizioni igieniche all’interno dell’azienda agricola di Muzzano. Come riferito dal Corriere del Ticino, infatti, la procuratrice pubblica Anna Fumagalli ha deciso di firmare un decreto di abbandono, archiviano la denuncia per querela e diffamazione presentata dal titolare dell’azienda agricola Enzo Crotta. In seguito al servizio, lo ricordiamo, molti suoi clienti avevano annullato i contratti di fornitura.

La decisione chiude dunque definitivamente il caso in quanto Crotta ha deciso di non presentare ricorso. Egli, spiega la pp nella sua decisione, ha potuto visionare con largo anticipo il servizio che sarebbe stato mandato in onda ma, insieme al suo legale non ha fatto nulla per impedirne la diffusione. Pertanto Crotta, che in seguito ha cambiato avvocato, non può far causa alla RSI per un servizio che ritiene ingiurioso senza aver tentato di opporsi alla messa in onda.

Nella sua decisione, tuttavia, la pp non risparmia una bacchettata all'emittente di Comano. I tre giornalisti autori del servizio, si legge nelle decisione, "hanno illustrato una situazione difforme dalla realtà circa l’igiene all’interno dell’azienda. In particolare mediante la pubblicazione di fotografie che per loro stessa natura sono di dubbia attendibilità e verosimilmente create ad hoc da impiegati ed ex impiegati rancorosi, e di filmati girati in un momento in cui l’azienda si trovava in fine produzione (con quindi un maggior disordine, situazione tipica in seno a un’azienda agricola che prepara verdura".

Inoltre, i microrganismi rilevati sui prodotti di Crotta erano in realtà esiguo e totalmente innocuo per il consumatore. Secondo la procuratrice, "nonostante la Enzo Crotta non sia stata esente da misure correttive di vario genere, non sono mai state riscontrate delle non conformità dal punto di vista chimico e microchimico (...), non creando dunque alcun tipo di pericolo per il consumatore". 

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