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Cuba in piena emergenza sanitaria, dal Ticino centinaia di pacemaker
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Redazione
6 giorni fa
Il blocco economico imposto dagli Stati Uniti strangola l’isola. Mancano farmaci e strumenti salvavita. MediCuba-Europa, con sede in Ticino, rilancia la campagna “Con una mano sul cuore” per l’invio di dispositivi cardiaci essenziali.

Cuba sta attraversando la più grave crisi economica dal 1959, anno dell’ascesa al potere del movimento rivoluzionario guidato da Fidel Castro. Una crisi multifattoriale, ma con una radice principale: l’embargo statunitense, che da oltre 60 anni soffoca l’isola e che è stato ulteriormente irrigidito dall’amministrazione Trump, sia nel suo primo mandato sia – ora – all’inizio del secondo. Con il ritorno alla Casa Bianca, Donald Trump ha rinnovato le sanzioni, vietando anche l’invio di rimesse da parte dei cubani residenti negli Stati Uniti verso i propri familiari sull’isola. Ha inoltre reinserito Cuba nella lista dei paesi "sponsor del terrorismo", una classificazione definita infondata da molti osservatori internazionali, ma che comporta pesanti ripercussioni economiche e diplomatiche. Tra queste, l’impossibilità per molte aziende internazionali – anche europee – di commerciare liberamente con Cuba. Le conseguenze sono tangibili, soprattutto nel sistema sanitario cubano, da sempre considerato un modello virtuoso per i Paesi del Sud del mondo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Oggi però scarseggiano i medicinali e mancano strumenti medici essenziali, come ad esempio i pacemaker cardiaci. La maggior parte dei produttori – spesso legati a società americane – si rifiuta infatti di venderli a Cuba, nel timore di ritorsioni legali o commerciali.

Dal Ticino un’azione concreta di solidarietà

Di fronte a questa emergenza, l’associazione MediCuba-Europa, con sede legale e operativa in Ticino, ha deciso di intervenire. Ha lanciato la campagna “Con una mano sul cuore”, in collaborazione con l’organizzazione statunitense Global Health Partners di New York. L’obiettivo: raccogliere fondi per l’acquisto e l’invio di pacemaker direttamente agli ospedali cubani. Iniziata nell’agosto 2024, la campagna ha già permesso l’invio di oltre 1'000 dispositivi salvavita, molti dei quali partiti proprio dal Ticino. L’iniziativa è promossa dal Dr. Franco Cavalli, oncologo e presidente di MediCuba-Europa, figura da anni impegnata nella cooperazione sanitaria internazionale. Visto il successo e la persistente gravità della situazione, il comitato direttivo dell’associazione ha deciso in questi giorni di prolungare la campagna per tutto il 2025, con l’obiettivo di inviare almeno altri 1'000 pacemaker entro fine anno ai centri cardiologici dell’isola caraibica.