Sanità
Curafutura minaccia di fare ricorso contro la pianificazione ospedaliera
©Chiara Zocchetti
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Redazione
4 ore fa
Il vicedirettore di Curafutura Marco Romano critica la pianificazione ospedaliera cantonale, sottolineando la necessità di decisioni strategiche a lungo termine per ottimizzare la spesa sanitaria e migliorare l'efficienza del sistema. Romano esorta a evitare soluzioni transitorie e a concentrarsi sulla specializzazione delle prestazioni e sull'integrazione delle cure per garantire la qualità e la sostenibilità del sistema sanitario ticinese.

Marco Romano è stato chiaro: "Non è il momento di pianificazioni transitorie". Il vicedirettore di Curafutura - come riportato dal Corriere del Ticino - ha dichiarato che le casse malattia potrebbero valutare un ricorso contro la pianificazione ospedaliera cantonale (POC) se essa non rispetterà le direttive federali o le indicazioni della Conferenza dei governi cantonali. Secondo Romano, la pianificazione ospedaliera ha un impatto diretto sui costi del sistema sanitario e quindi sui premi delle assicurazioni malattia, e per questo motivo le casse malati monitoreranno da vicino l'intero processo. Romano ha poi sottolineato che ci si aspettava una pianificazione capace di prendere decisioni strategiche a lungo termine, e non soluzioni temporanee, poiché il sistema sanitario ticinese continua a presentare costi elevati a causa di una pianificazione che non ha ancora affrontato la concentrazione e la specializzazione delle prestazioni.

Necessario un dibattito pubblico

Romano ha esortato la politica a prendere decisioni che, sebbene possano sembrare impopolari, sono necessarie per garantire la qualità e la sostenibilità del sistema sanitario. A suo avviso, è fondamentale avviare un dibattito pubblico per spiegare l'importanza di scelte sanitarie strategiche che favoriscano l'efficienza, come la concentrazione dei servizi e il potenziamento delle cure ambulatoriali e integrate, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza delle prestazioni. Un altro punto cruciale evidenziato dal vicedirettore di Curafutura riguarda il margine di manovra del Cantone nella pianificazione sanitaria. Secondo lui, questa dovrebbe basarsi sul reale fabbisogno di prestazioni, evitando la sovra-offerta e le duplicazioni di strutture inutili a breve distanza. Romano ha criticato l'approccio regionale adottato nella pianificazione, che potrebbe compromettere la qualità delle cure e non tenere conto degli sviluppi tecnologici e del potenziale della digitalizzazione. Propone invece una visione integrata, che ottimizzi l'accesso alle cure attraverso un sistema di "Città Ticino", in cui ogni regione avrebbe i suoi centri di riferimento specializzati, come già accade con il Cardiocentro e il Neurocentro. Infine, ha ricordato che la pianificazione ospedaliera deve essere uno strumento per influire sulla spesa sanitaria, come stabilito dalla legislazione federale, e non limitarsi a mantenere lo status quo. A suo avviso, i Cantoni dovrebbero seguire le normative federali per pianificare in modo lungimirante, anziché procrastinare scelte coraggiose. Se la pianificazione non rispetterà queste direttive, Curafutura non esiterà a fare ricorso.