Ticino
Da gennaio tamponi a pagamento, ma da mesi non se ne fanno più
Redazione
2 anni fa
Stando a Federico Tamò, portavoce dell'Ordine dei farmacisti, la richiesta dei tamponi è calata negli ultimi mesi. Per Marco Toderi, responsabile dell'ambulatorio delle visite urgenti alla Clinica Sant'Anna, si tratta di una "decisione affrettata".

Dal primo gennaio 2023 i tamponi sono di nuovo a pagamento. La Confederazione non prende infatti più a suo carico i costi, per un risparmio di circa 120 milioni di franchi. L'onere ricade dunque sul cittadino che vuole farsi esaminare o sulle rispettive assicurazioni malattia. Se lo scorso anno all'esterno delle farmacie c'era la fila, quest'anno lo scenario è decisamente diverso. La richiesta di test, spiega il portavoce dell'Ordine dei farmacisti Federico Tamò a Ticinonews, è scemata: "Si contano sulle dita di una mano". I motivi tra chi li richiede sono soprattutto legati "ai viaggi o a eventi in cui ancora si richiedono. Ma sono molto rari. C'è poi ancora chi lo richiede per sapere se ha il Covid o meno". 

Prezzi variabili

Rispetto allo scorso anno la mole di lavoro in farmacia in questo ambito è quindi crollata: "Il bisogno di tamponi negli ultimi 6 mesi è nettamente inferiore rispetto a inizio pandemia", riferisce Tamò. "Le attività 'classiche' in farmacia sono state dunque riprese". E il lavoro di certo non manca, tra raffreddamenti, influenza, bronchioliti nei bambini e il Covid che ancora circola. In farmacia rimane comunque la possibilità di farsi testare. Il costo del tampone varia da filiale a filiale. Da Tamò, per esempio, il prezzo è di 47 franchi contro i 36 che si pagavano fino a pochi giorni fa. La vaccinazione resta invece gratuita e può essere sempre effettuata anche in farmacia. "Si toglie la misura di depistaggio, ma si mantiene la misura di prevenzione più efficace", spiega ancora Tamò.

Toderi: "Tempistica fuori luogo"

Per Tamò la scelta della Confederazione di non assumersi più i costi è giustificata visto che la maggioranza della popolazione è entrata in contatto con il Covid. Per Marco Toderi, responsabile dell’ambulatorio delle visite urgenti alla Clinica Sant’Anna, si tratta di una decisione troppo affrettata. "La tempistica non è delle migliori", spiega a Ticinonews. "Abbiamo una 'tempesta perfetta' in corso. L'influenza è arrivata con due mesi in anticipo, c'è il virus respiratorio dei bambini che concerne anche gli adulti e il Covid che continua a tenere. Mettere in questo momento la popolazione nella condizione di dover decidere se fare il tampone o meno sulla base del pagamento mi sembra dal punto di vista della tempistica fuori luogo. Quello che succederà in futuro sarà da vedere: prima o poi sarà una decisione giustificata. Ora come ora è importante farsi testare per capire in che situazione ci troviamo. Le cifre attuali sono sottostimate e non corrispondo alla realtà. Se già prima molte persone sono si facevano testare nonostante manifestassero dei sintomi, lo saranno ancora di più adesso che dovranno pagare il test. E senza i tamponi non abbiamo nessuna idea della diffusione della malattia nella popolazione. È una questione statistica".