Bancomat impacchettati e avvisi in vetrina. Non capita spesso di vedere una banca che trasloca ma oggi, a Bellinzona, è successo. Questa mattina, gli sportelli di Credit Suisse di Viale Stazione non hanno più aperto. I clienti sono invitati a recarsi poco più in là, in Largo Elvezia, dove la filiale UBS, vestita anche con i colori dell’ex concorrente, ha aperto le porte ai nuovi clienti. In Viale Stazione, tuttavia, anche senza più insegne, rimarrà qualcuno ancora per qualche tempo. “Anzitutto, concentriamo nella sede di UBS una cinquantina di persone che ricoprirà tutti i servizi necessari della nostra clientela", spiega a Ticinonews il direttore generale di UBS Ticino Luca Pedrotti. "Le insegne di CS verranno smontate domani, ma per il momento rimarranno ancora una quarantina di persone legata all’attività informatica di Credit Suisse". Successivamente, nei mesi primaverili, "prevediamo di concentrare queste unità nei nostri stabili di Lamone".

Bellinzona è solo l’inizio. L’accorpamento immobiliare in Ticino proseguirà nei prossimi mesi con un ritmo serrato. “Abbiamo un piano preciso: i primi giorni di febbraio consolideremo le filiali di Locarno e Chiasso. In seguito, con l’inizio di aprile ci concentreremo su Lugano, dove avremo uno spostamento di tante persone, che da due stabili ex CS si trasferiranno negli edifici UBS”, aggiunge Pedrotti. Si tratterà poi di trovare una destinazione agli spazi non più utilizzati. “Gli stabili di proprietà del Credito Svizzero sono quelli di Chiasso e Locarno, mentre in tutti gli altri era affittuario. Per i due immobili in questione stiamo facendo le valutazioni del caso. Ci sono già degli interessati, vedremo quali saranno gli sviluppi nei prossimi mesi”. Per concludere, a Lugano, in Piazza della Riforma, lo stabile Credit Suisse non verrà venduto: dopo un periodo di ristrutturazione, diventerà la filiale di riferimento per la clientela internazionale.