Ticino
Da villetta a centro extrascolastico: la storia del Camalu a Giubiasco
Redazione
4 ore fa
Nel cuore di Giubiasco, una storica villetta è diventata un accogliente centro extrascolastico, il Camalu, dove i bambini possono crescere e sentirsi a casa in un ambiente ricco di spazi verdi, rispondendo così alle crescenti esigenze delle famiglie della Valle Morobbia.

Il proprietario di una villetta nel quartiere di Giubiasco una volta si era fatto una promessa: "Finché sono in vita qui non verrà costruito un palazzo". E così oggi la villetta, sopravvissuta alla cementificazione grazie alla famiglia Cavarnia, è circondata da un orto e da un immenso giardino ed è diventata un centro extrascolastico: la nuova sede del Camalu, che prima di trasferirsi qui era in un appartamento.

"Un posto dove i bambini possono sentirsi a casa"

La direttrice dell'Associazione Art'e bambini che gestisce il centro Nadia Notari Giron Arce ci racconta che a suo tempo avevano un "appartamento di 80m quadri, in modo da contenere un po' di bambini, non moltissimi in realtà, però ha fatto anche lui la sua storia. Questa opportunità", continua la direttrice, "naturalmente regala ai bambini un posto con un giardino enorme, con degli spazi più appropriati e dove veramente possono sentirsi a casa." L'interno della villetta è stato inoltre riadattato secondo le norme cantonali e arredato con cura.

Il centro risponde ad una richiesta da parte delle famiglie in forte crescita

"Quando io sono partita", spieiga Nadia, "avevo iscritti forse una decina bambini, dove insomma mi arrangiavo cercando di fare un po' di tutto. Pian piano è cresciuta la richiesta: ora ne abbiamo iscritti 250 nello spazio di 8 anni, per cui c'è assolutamente sempre più bisogno."

Le rette del Camalu vengono calcolate in base al reddito

Negli anni il sostegno del cantone è cresciuto permettendo costi più sopportabili per le famiglie. Le richieste, come detto, non mancano e le giornate al Camalu sono lunghe: "Noi qua riusciamo a coprire la Valle Morobbia e Camorino, per cui ci sono anche i trasporti che portano qua i bambini o li riportano eventualmente nelle loro sedi. La nostra giornata comincia alle 7 e finisce alle 19 se tutto va bene, ma con questa grande gioia di poter accogliere i bambini", conclude la direttrice.

Camalu: l'anagramma di "Lumaca"

Ma torniamo a Camalu, anagramma di Lumaca, un nome non casuale: "Camalu nasce dall'anagramma di lumaca," precisa Nadia, "in funzione del fatto della sua lentezza e della chiocciola che porta con sé come casa. Ritengo che sia importante dare la possibilità ai bambini di rallentare. In realtà dovremmo rallentare tutti per tornare ad apprezzare le piccole cose."