Magistratura
Dadò: "Stefani non ha chiamato nessun commissario per favorire un candidato"
Immagine Ticinonews
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Redazione
8 ore fa
Il presidente della Commissione giustizia e diritti nega le accuse mosse da Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini. "Credo nei miei colleghi. L'MpS porti le prove".

"Nessun membro della Commissione giustizia ha ricevuto chiamate in cui Damiano Stefani perora la causa dell'elezione di una giudice". Fiorenzo Dadò non lascia spazio al dubbio: il presidente del Consiglio della magistratura non ha mai contattato alcun membro della Commissione del Gran Consiglio con lo scopo di favorire l'elezione di Serena Belotti alla carica di giudice della Camera di esecuzione e fallimenti. Quest'accusa era stata lanciata dai deputati MpS Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini in un'interpellanza.

Chi dice la verità?

A Ticinonews, Fiorenzo Dadò ha spiegato di avere chiesto personalmente ai membri della Commissione giustizia (da lui presieduta) se fossero stati contattati da Stefani. Tutti hanno negato di avere ricevuto richieste di questo genere da parte del presidente del Consiglio della magistratura. "Io sono sicuro e credo nei miei colleghi. Se dicono di non avere ricevuto telefonate, telefonate non ne hanno ricevute". Qualcuno però - facciamo notare - non la racconta giusta tra MpS e membri della Commissione... "Le prove vanno messe sul tavolo", risponde Dadò. "L'MpS porti le prove e poi se ne discuterà".

"Lettera inopportuna"

Attorno alla nomina per questa carica c'è comunque della tensione. Il Corriere del Ticino ha riferito di una lettera scritta da un cancelliere che, a titolo personale, invitava i membri della Commissione "a ponderare bene" fra i quattro candidati in lizza, pur senza indicare un nome esplicito. Il dipendente della magistratura ticinese esortava i commissari a puntare su candidati di lunga esperienza. "È una lettera inopportuna", giudica Dadò. "Nei prossimi giorni la spediremo al presidente del Tribunale d'appello". Per il politico del Centro, il problema è di carattere generale: "Il tema delle interferenze esterne sulle nomine c'è, c'è stato e ci sarà sempre, ma in questo caso credo che di interferenze non ce ne siano state. Le nomine saranno svolte nel miglior modo possibile".