Il viaggio
Dal Ticino all’Ucraina in missione umanitaria: "Ci prepareremo per operare in ambienti ostili"
© Tre Valli Soccorsi
© Tre Valli Soccorsi
Thomas Schürch
un anno fa
In settembre due paramedici di Tre Valli Soccorso trascorreranno 10 giorni in Ucraina per aiutare e sostenere la popolazione locale. Della Pietra: "Consegneremo materiale medico, caschi e un'ambulanza".

Fornire prestazioni paramediche e infermieristiche nella regione di Dnipro, offrire un sostegno alle persone nei territori neoliberati (se ce ne sarà la possibilità) e infine collaborare per formare i civili nell’effettuare manovre salvavita nel caso in cui venissero colpiti con un’arma da fuoco. Sono questi gli obiettivi della missione umanitaria organizzata da due paramedici di Tre Valli Soccorso, Gianluca Ugolini e Giacomo Della Pietra, che il 14 settembre si recheranno con un’ambulanza in Ucraina, nella regione di Dnipro, dove rimarranno fino al 26 dello stesso mese.

Il progetto

“L’idea è nata quando la nostra sede ha rinnovato la dotazione dei caschi con la nuova divisa cantonale. Abbiamo pensato che sarebbe stato bello donare all’Ucraina quelli vecchi che erano stati sostituiti”, spiega a Ticinonews Giacomo Della Pietra, Capo intervento di Tre Valli Soccorso. Successivamente “durante un corso che ho svolto all’estero ho conosciuto una persona che aveva già effettuato un volontariato e prestato aiuto umanitario in Ucraina”. Da lì, il progetto ha preso forma. “Abbiamo deciso di consegnare, oltre ai caschi, ulteriore materiale medico e poi ci siamo detti: ‘perché non utilizziamo un’ambulanza per raggiungere il Paese toccato dal conflitto e poi, terminati i nostri giorni di servizio, non lasciamo alla popolazione locale l’automezzo?”

Il veicolo e il team

L’idea di partire con un automezzo è stata poi resa possibile da alcuni colleghi italiani. “Il servizio SOS Olgiate Comasco Onlus aveva appena sostituito l’ambulanza e ci ha lasciato il vecchio veicolo”, prosegue Della Pietra. In Ucraina, l’ambulanza svolgerà diverse funzioni: verrà infatti utilizzata per i soccorsi, come clinica mobile e anche come struttura per fare formazione alla gente del posto. Nella loro missione i due paramedici ticinesi non saranno inoltre da soli. “Durante il viaggio verremo raggiunti da una persona specializzata in sicurezza negli ambienti ostili, che svolgerà con noi l’intera missione”, precisa Della Pietra. Inoltre, anche due sanitari ucraini faranno parte del team di soccorso che agirà in loco.

Una formazione specifica

Per poter svolgere una missione di questo genere è necessaria una formazione adeguata. A tal proposito, i due paramedici seguiranno a fine agosto un apposito corso in Iraq, ad Erbil, destinato a chi intraprende questo tipo di missioni in ambienti violenti e pericolosi. “Non si tratta di apprendere nuovamente il nostro mestiere, ma di imparare a svolgerlo in determinati contesti”, commenta Gianluca Ugolini, Direttore operativo di Tre Valli Soccorso. “Bisogna essere in grado di riconoscere i segnali di pericolo e di saperli gestire nel migliore dei modi”.

Le sensazioni prima della partenza

Affrontare un’esperienza simile porta con sé un grande bagaglio di emozioni e di sensazioni diverse. “Se penso ai territori neoliberati o alle zone a pochi chilometri dal conflitto, è chiaro che un po’ di preoccupazione c’è, non si è mai pronti abbastanza”, afferma Della Pietra. “Ciò che desidero maggiormente, però, è parlare con le persone del posto, ascoltare le testimonianze delle loro esperienze e di quello che vivono quotidianamente”. Per Ugolini, che svolge questa professione da oltre 30 anni, l’imminente missione umanitaria rappresenta (anche) una piacevole ventata d’aria fresca. “Personalmente odio la routine e il lavoro che andremo a fare mi affascina, perché si opera in contesti molto diversi e si vive proprio il tessuto sociale. Sento un entusiasmo crescente, sono contento e non provo nessuna ansia”.  Ma per Ugolini questa missione è molto importante anche per un altro motivo. “Sono rimasto sconvolto quando è scoppiata la guerra. Non avrei mai creduto di assistere a qualcosa di simile in questo periodo storico. Tutto ciò ha generato in me rabbia, frustrazione e voglia di agire”.

L’aspetto economico

Affrontare un viaggio del genere comporta ovviamente delle spese, a cui si sommano quelle per il materiale medico. Chi volesse sostenere economicamente il progetto di Gianluca e Giacomo può trovare informazioni in proposito su un’apposita pagina del sito di Tre Valli Soccorso, che sostiene l’iniziativa. Durante la missione umanitaria, inoltre, sulla pagina Instagram Ambulanza _Ticino_Ucraina verranno condivise informazioni per permettere a tutti di seguire lo stato delle operazioni di soccorso.

 

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