Prevenzione
Dallo stalking all'estremismo, come gestire le minacce? "Il dialogo resta la strategia migliore"
© Archivio Rescue Media - Ticinonews
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Redazione
6 giorni fa
Dalla violenza domestica all’estremismo. La gestione delle minacce copre un’ampia gamma di fenomeni. Il tema è al centro di un convegno europeo che, fino a giovedì, impegnerà gli esperti del settore riuniti a Lugano.

Uno studente entra in aula con una pistola, in seguito rivelatasi fasulla, minacciando la propria professoressa. È successo lo scorso giugno alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona. Questa è una di quelle situazioni che la Polizia cantonale (e non solo) vuole evitare che si concretizzi. Il tema della gestione della minaccia e della valutazione del rischio, in tutte le sue declinazioni, negli ultimi anni "ha assunto un ruolo centrale tra i professionisti della sicurezza", ed è al centro della conferenza dell’Association of European Threat Assessment Professionals (Aetap), che da oggi fino a giovedì, riunisce i principali esperti di tutti i settori della valutazione e gestione delle minacce all'Università della Svizzera italiana, coinvolgendo i rappresentanti delle forze dell'ordine, della sicurezza privata, della Magistratura, dei servizi di aiuto alle vittime, della psicologia e psichiatria forense e clinica, nonché esperti accademici.

Fino a cinque segnalazioni a settimana

La Polizia cantonale, spiega a Ticinonews Andrea Cucchiaro capo del reparto interventi speciali, analizza fino a cinque segnalazioni di possibili minacce a settimana che "riguardano vari contesti, soprattutto a livello di relazioni, posto di lavoro o scuola. Mentre i casi di una possibile radicalizzazione sono pochi". Le segnalazioni arrivano "da conoscenti dei possibili autori, ad esempio una persona che in una chat scrive di voler fare qualcosa di violento verso sé stesso o terzi".

La priorità resta il dialogo

Come scritto, gli esperti della gestione delle minacce saranno riuniti fino a giovedì a Lugano e la strategia per rispondere a questo tipo di eventi resta una: il dialogo. "Bisogna approcciare le persone interessate e creare un contatto", spiega Raoul Jaccard, presidente della Aetap. "La capacità di ascoltare e parlare con le persone è alla base di tutto".

Evitare un'escalation

In Ticino anche la Polizia cantonale punta alla prevenzione. Lo fa con un gruppo dedicato all'analisi della minaccia. "Grazie alle informazioni che giungono dagli agenti al fronte, che possono far parte della Cantonale o dei corpi delle Comunali, si cerca di capire la potenzialità a livello di violenza di una determinata situazione", aggiunge il comandate Matteo Cocchi. "In seguito", precisa, "si analizza il tutto e con delle azioni preventive si cerca di evitare che le persone compiano determinati gesti". Inoltre, conclude il direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi, "è importante condividere le informazioni e per farlo servono delle basi legali federali, intercantonali e cantonali". Ma sotto questo aspetto "il Ticino si è già portato avanti, inserendo lo scambio di informazioni nell’ambito della gestione della minaccia nella nuova legge di polizia”.