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Debutta su Prime Video la serie girata anche in Ticino: "Quasi un milione di indotto economico"
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Redazione
21 ore fa
La serie "Citadel: Diana" è uscita il 10 ottobre sulla piattaforma streaming e la Ticino Film Commission, che ha sostenuto le riprese sul territorio, rimarca le importanti ripercussioni economiche per il nostro Cantone.

Un adrenalinico inseguimento sul lungolago di Lugano, una sparatoria presso la piazza del LAC e un ritrovo di esponenti di poteri occulti sul passo del San Gottardo. Non si tratta fortunatamente di eventi di cronaca, ma di alcune scene della nuova serie italiana "Citadel: Diana", che ha debuttato il 10 ottobre sulla piattaforma streaming Prime Video.

Ingenti ricadute economiche per il Cantone

I set principali della serie sono avvenuti in Italia ma, come detto, c'è anche un po' di Ticino da vedere. Le riprese, sostenute dalla Ticino Film Commission, si sono svolte per una decina di giorni nel settembre 2022 e hanno avuto ingenti ricadute economiche sul territorio, sottolinea Ticino Film Commission in una nota. "Le spese dirette effettuate in Ticino ammontano a poco più di 948mila franchi. 1350 sono stati i pernottamenti (solo questi per un valore di oltre 215mila franchi), mentre 180 sono stati i professionisti ticinesi e le comparse locali ingaggiati". 

Incentivi per 40mila franchi

L'associazione è riuscita a portare le riprese della serie in Ticino, erogando incentivi per poco meno di 40mila franchi grazie al sostegno dei fondi regionali Airolo Film Fund e Mendrisio Film Fund, nonché ad "un intenso lavoro sia in fase di ricerca di location sia durante la realizzazione". Viene inoltre sottolineata la collaborazione della città di Lugano, dei comuni di Airolo e Mendrisio, di Lugano Region, LAC, Fondazione Sasso San Gottardo, delle imprese dei trasporti pubblici del Luganese e le imprese Imagine SA e Central Productions.

Un'importante vetrina per il territorio

"Dieci anni sono trascorsi dalla creazione nel 2014 della Ticino Film Commission, e i risultati ottenuti dimostrano quanto l'industria culturale e creativa legata all'audiovisivo sia un'opportunità di sviluppo per il territorio", commenta il Capodicastero cultura e sport Roberto Badaracco citato nel comunicato. "Abbiamo un contesto paesaggistico e urbano che indubbiamente si presta per questo tipo di produzioni e poter contare su un facilitatore come la Ticino Film Commission è un considerevole punto di forza". Anche il direttore di Ticino Film Commission Niccolò Castelli si dichiara soddisfatto. "Il caso di Citadel:Diana è un ottimo esempio dell’impatto che può avere una grossa produzione audiovisiva. Se ricordiamo senz’altro gli inevitabili disagi al traffico durante i giorni delle riprese nel centro di Lugano, sottolineiamo anche ciò che questa produzione ha portato, un indotto economico diretto di quasi un milione di franchi in una decina di giorni, alberghi pieni durante la lavorazione, numerosi impieghi legati alle riprese per i nostri professionisti. Ora, con l’uscita della serie, c’è una possibilità in più di portare l’immagine del Ticino in tutto il mondo”.

La serie

Ambientata nel 2030, "Citadel: Diana" è il primo dei tre annunciati spin-off che arricchiscono l’universo di “Citadel”, la serie spionistica statunitense creata per Amazon dai fratelli Anthony e Joe Russo (registi di quattro capitoli dei blockbuster targati Marvel fra cui “Avengers: Infinity War” ed “Endgame” e fra i produttori del film vincitore dell’Oscar “Everything Everywhere All at Once”) la cui prima stagione è stata trasmessa in esclusiva su Prime Video lo scorso anno. Dopo l’italiana “Citadel: Diana”, uscita in questi giorni, entro fine anno è attesa anche la serie indiana “Citadel: Honey Bunny”.