Ticino
Delirio alle Medie: “Mi sono comprato la scuola”
Filippo Suessli
4 anni fa
Un influencer italiano è inspiegabilmente riuscito a entrare nelle Scuole Medie Locarno 1 durante la notte per organizzare una festa a base di Dom Perignon

“A scuola non vi hanno insegnato un c***, abbasso il Covid, viva la f***”. Questa notte è successo il delirio alle Scuole Medie 1 di Locarno. L’influencer italiano Davide Lacerenza ha pubblicato su Instagram una serie di stories che mostrano come sia riuscito a introdursi nell’istituto di Via Varesi con alcuni amici e organizzare una festa consumando quelli che l’uomo dice essere 20mila euro di champagne, o meglio “venti cappa di delivery”. Si tratta di Dom Perignon “P2”.

Il video della serata

La festa di aula in aula
Stando a ciò che è pubblicato sul social, la festa (che sembra avere sei partecipanti) è proseguita indisturbata per un paio d’ore e ha interessato numerose aule e locali dell’istituto. Si possono osservare anche i partecipanti utilizzare gli strumenti didattici della scuola e non solo. A un certo punto, uno di loro suona un pianoforte su cui è affisso l’invito a non usarlo, non essendo proprietà della scuola.

C’era anche cocaina?
L’influencer italiano, che ha 213mila followers, è noto soprattutto per la sua vita dissoluta, fatta di consumo di alcol e sostanze. Pare che della cocaina sia stata consumata anche all’interno delle scuole medie di Locarno, a un certo punto del video, su un tavolo, si vede della polvere bianca e quelli che sembrano essere due “pippotti”, strumenti usati per assumere la droga.

Entrati grazie a un docente?
Ma come sono entrati Davide Lacerenza e i suoi amici nella scuola di Locarno? Questo è un dettaglio che va ancora chiarito. Nel corso della giornata, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport ha comunicato la sospensione di un docente. L’insegnante, come abbiamo anticipato, era presente alla festa ed è apparso in una delle immagini postate. Nel frattempo anche la politica si è mossa, il Plr ha già chiesto, o meglio dato per scontato, il licenziamento immediato dell’insegnante di italiano.

Qui il video di una delle ospiti

Irruzione passata inosservata
Un episodio che nessuno ha segnalato alla polizia. Sia la Cantonale che la Comunale di Locarno sono state da noi informate questa mattina di ciò che è stato pubblicato sui social. L’influencer italiano, ha pernottato un albergo di Giubiasco. Anche di questo abbiamo avvisato le autorità.

Il fermo dell’influencer, poi 7 denunce
Nel corso della mattinata, infatti, alcune pattuglie della Polizia cantonale si sono recate all’hotel La Tureta di Giubiasco e hanno prelevato Davide Lacerenza, la sua compagna e un altro uomo presente al festino. Nel tardo pomeriggio la Polizia cantonale ha comunicato che un totale di sette persone sono state fermate, interrogate e in seguito denunciate per violazione all’Ordinanza Covid-19. Quattro membri della “banda”, influencer compreso, sono stati inoltre accusati di contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Il 23enne è inoltre accusato del reato, più grave, di infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti, mentre il 40enne di guida in stato di inattitudine. L’influencer 55enne ha ricevuto una multa per una serie di infrazioni doganali.

Ecco il riassunto di Teleticino della vicenda:

La reazione di Gobbi

“Sono inc****to”, questa la reazione del Presidente del Consiglio di Stato a quanto avvenuto: “abuso di un luogo sacro, inconcepibile rompere le regole in un momento come questo”. Gobbi ne ha approfittato per chiedere nuovamente che vengano praticati più controlli alla frontiera con l’Italia.

La versione di Lacerenza
Nel corso della serata l’influencer italiano ha rilasciato su instagram una serie di stories in cui dà la sua versione della vicenda e risponde alle accuse. Nei video il 55enne sostiene di essere stato invitato, inconsapevole, alla Scuola Media di Locarno 1 da dei clienti, e di esser stato solo multato per l’assembramento superiore alle 5 persone. Nessuna menzione alle tracce di stupefacenti o alle altre accuse della Polizia.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata