Lugano
Demolizione dello spazio Morel, Sartori: "Possiamo ancora restare, abbiamo un contratto"
Redazione
un mese fa
A seguito della decisione dei giudici di Mon Repos di respingere il ricorso di un gruppo di privati che chiedeva la sospensione della demolizione dello Spazio Morel, per far posto a un complesso residenziale, abbiamo chiesto a chi occupa questi spazi e all'istante del progetto immobiliare cosa succede. Sartori (Morel): "Possiamo restare fino alla decisione del Tribunale federale". Renzetti (Immobiliare): "In autunno inizieremo con i lavori".

Lo stabile Morel potrà essere demolito. O meglio, la Corte di diritto pubblico del Tribunale federale, come scriveva questa mattina il Corriere del Ticino, non ha concesso l'effetto sospensivo al ricorso di un gruppo di privati che chiedevano di bloccare momentaneamente la demolizione dell'edificio. Spetterà ora ai giudici di Mon Repos decidere definitivamente se respingere o meno il ricorso, ma nel frattempo l'Art Building Sa, istante del progetto, può iniziare a costruire il complesso. Può farlo, ma potrebbe anche essere costretta a fare dietrofront nel caso in cui il Tribunale Federale (Tf) dovesse decidere di negare la licenza edilizia. "Abbiamo tre mesi di tempo per aspettare che gli occupanti dello stabile escano dalla struttura. In seguito inizieremo con i lavori, ma si parla di diversi mesi. Dopodiché avremo una decisione definitiva da parte del Tf che raramente toglie l'effetto sospensivo senza ragioni tangibili", ha spiegato a Ticinonews Angelo Renzetti della Art Building Sa.

"Il nostro ruolo non ha nulla a che vedere con il ricorso"

 All'interno di quegli spazi da diversi tempi si trova lo Spazio Morel. Un "posto nato nel 2016 come centro culturale indipendente, che dal 2019/20 si è trasformato in un luogo dedicato alla produzione culturale", ci ha detto Noah Sartori, presidente dell'Associazione culturale che gestisce lo Spazio, che ha sottolineato come "il ruolo che ha l'Associazione all'interno dello stabile non ha nulla a che vedere con questo gruppo di privati. Noi abbiamo un contratto con l'Art Building Sa che riguarda l'usufrutto delle superfici fino a quanto verrà rilasciata la licenza edilizia all'Art Building Sa per la costruzione del progetto immobiliare". Con loro, infatti, "esiste un contratto in essere che ci permette di restare in questi spazi fino alla decisione del Tribunale Federale. A partire da quel momento avremo tre mesi di tempo per lasciare tutte le superfici", ha precisato Sartori.