Quella dell'apparecchio radar posto sul lungolago in zona LAC a Lugano a inizio maggio 2023 è una questione ormai nota grazie all'interpellanza di Deborah Milei del 10 aprile di quest'anno, in seguito stralciata a causa della partenza della consigliera comunale. Un tema ormai molto discusso e che ha portato 9 consiglieri comunali de La Sinistra (prima firmataria Mattea David) a inoltrare un'interrogazione al Municipio cittadino dopo aver appreso "che lo scopo del radar non fosse prettamente misurativo, a scopo statistico o di sensibilizzazione". Come riporta laRegione nell’edizione di mercoledì 22 maggio 2024, nella risposta a una richiesta dei media di accesso ai documenti in base alla Legge sull’informazione e la trasparenza, firmata dal sindaco Michele Foletti e dal segretario comunale Robert Bregy, si conferma che l’11 maggio 2023 su quel tratto di strada ha avuto luogo un vero e proprio controllo radar che ha rilevato 74 superamenti del limite di velocità. Di questi, “72 hanno ricevuto una multa disciplinare (la maggior parte con velocità fra i 31 e i 35 km/h) mentre due hanno avuto una procedura ordinaria (per superamenti fra 16 e 20 km/h, ma nessuno ha perso la patente).”, si legge nel testo dell'interrogazione, dapprima riportato dal Corriere del Ticino in data 18 maggio 2024. Infrazioni “tutte regolarmente registrate” e che seguono “il loro corso nei termini di legge previsti” dato che “nessuno è intervenuto per togliere nessuna contravvenzione”, riportano i quotidiani.

"Sappiamo che l’utilizzo dello strumento radar comporta una componente educativa per l’automobilista e sappiamo quanto sia importante la prevenzione stradale. Non a caso La Polizia del Nord Vaudois ad aprile di quest’anno ha avviato una fase test, utilizzando dei nuovi radar educativi nella zona di Yverdon-les-Bains, che mostrano l'importo della multa che dovrebbero pagare i conducenti trasgressori". In questa ottica di prevenzione ed educazione stradale, ma anche di chiarificazione dei processi amministrativi sui quali il Consiglio comunale esercita l’alta vigilanza, "vogliamo fare chiarezza su alcuni aspetti della vicenda". Alla luce di quanto esposto, i 9 firmatari rivolgono al Municipio le seguenti domande:

1. In che data sono state intimate le multe del citato controllo radar del 11 maggio 2023? Da quale ufficio?

2. La competenza di decidere controlli radar (e di che tipo) è del Municipio o del comando della Polizia comunale? In questo caso specifico che tipo di controllo era stato deciso?

3. Chi è responsabile del tempo accumulato prima dell’intimazione delle multe del controllo radar del 11 maggio 2023?

4. Ci sono stati eventuali ordini superiori che hanno determinato la sospensione dell’intimazione delle multe del controllo radar del 11 maggio 2023? Se sì, con quale motivazione?

5.1 Quanti controlli radar sono stati fatti dalla polizia di Lugano nel 2021, 2022 e 2023?

5.2 In che data sono stati fatti i controlli?

5.3 Quando sono state intimate le multe dalla polizia di Lugano a seguito dei vari controlli?

6. Quali sono, secondo i termini di legge, i tempi massimi per l’intimazione di una multa (in procedura semplificata ai sensi della Legge sulle multe disciplinari e in procedura ordinaria ai sensi della Legge di procedura per le contravvenzioni)?

7. Per quale ragione il Lodevole Municipio ha ritenuto che le domande postegli da LaRegione sulla vicenda fossero da considerarsi come una richiesta d’informazione dei media e non come un caso di applicazione della Legge cantonale sull’informazione e sulla trasparenza (LIT)?

8. In generale, in che modo la Città di Lugano, tramite la Polizia Comunale ed i suoi servizi, ha agito e intende agire nell’ambito dell’educazione alla sicurezza stradale e della prevenzione degli incidenti stradali?