Scuola
Direzione Sims, Sergi: “Il DECS conferma una pessima scelta politica”
Redazione
3 giorni fa
Il granconsigliere Mps torna sulla questione della riconferma di Desirée Mallè e Mattia Pini, sollevando una serie di contestazioni. "Il collegio dei direttori delle scuole medie superiori è stato totalmente e deliberatamente ignorato”.

“Il silenzio che, soprattutto a sinistra, sta accompagnando la decisione del Consiglio di Stato di riconfermare la nomina di Desirée Mallè e Mattia Pini alla guida della Sezione dell’Insegnamento Medio Superiore (SIMS) è imbarazzante”. Usa toni decisi il granconsigliere Mps Giuseppe Sergi nel tornare sulla questione dei nuovi direttori della Sims che tanto sta facendo discutere. Le ragioni alla base della contestazione della decisione di luglio, secondo Sergi, non erano di carattere amministrativo o giuridico, “bensì politico. Quella scelta era politicamente sbagliata e tale rimane”.

Le contestazioni

Ma quali sono le contestazioni di tipo sostanzialmente politico che possono essere mosse a quella scelta? Anzitutto, secondo il granconsigliere Mps, “l’estraneità dei due prescelti al mondo delle scuole medie superiori (SMS)”. Si tratta di due persone che, nel corso della loro carriera professionale, “non hanno maturato un’esperienza continuativa e variegata nell’ambito delle SMS. Non possiedono quindi quell’esperienza nel settore che, ad esempio, viene richiesta a chi si candida come direttore di una sede. È difficile immaginare che per dirigere l’intero sistema questi criteri possano essere completamente ignorati”.

“L’esclusione di candidati con requisiti di esperienza”

Nella fase finale del concorso “vi erano persone che possedevano tutti i requisiti richiesti, ai quali si aggiungeva in particolare un’esperienza consolidata nelle SMS”, scrive ancora Sergi. “Questo elemento è significativo, poiché smentisce le voci circolate nelle scorse settimane secondo cui il concorso avrebbe visto la partecipazione di pochi candidati qualificati ed esperti”.

“Le modalità con cui si è svolto il concorso”

Il collegio dei direttori delle SMS “è stato totalmente e deliberatamente ignorato”, deplora il deputato. “In nessun momento della procedura – né nella stesura del bando né nelle decisioni successive – è stato coinvolto, nemmeno per definire i requisiti richiesti”. Inoltre “desta perplessità anche la composizione della commissione incaricata di valutare le candidature: una commissione interamente interna alla direzione della Divisione scuola, senza l’apporto di persone provenienti da ambienti diversi, che avrebbero potuto offrire prospettive differenti”.

“L’allineamento pedagogico dei candidati prescelti”

Infine, come ultimo punto sollevato, “è plausibile che gli orientamenti pedagogici dei due candidati – chiaramente e nettamente allineati agli indirizzi prevalenti e imposti nella gestione del DECS nell’ultimo decennio – siano stati un fattore determinante nella loro selezione”. La scelta “fortemente voluta dal capo divisione Berger, sembra rispondere proprio a questa logica: due figure inesperte del settore, ma perfettamente in linea con l’ortodossia pedagogica del DECS. Quale migliore soluzione per garantire un settore tranquillo e allineato?”

 

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