Scoppia la polemica a Mendrisio per dei divieti di posteggio spuntati da qualche settimana sul viale alle Cantine, strada rinomata per i suoi caratteristici grotti. Una segnaletica che impedisce di posteggiare i veicoli al di fuori degli spazi ufficiali e, di conseguenza, porta alcuni clienti a scegliere di non fermarsi nei caratteristici grotti momò. "Ci sono persone che parcheggiano al cimitero o in piazza e arrivano a piedi, ma c'è chi -non trovando uno spazio per lasciare la propria automobile- decide di annullare la riservazione", ha spiegato a Ticinonews Flavio Quadranti, titolare del grotto San Martino, nonché presidente di GastroMendrisiotto.
"Non trovo giusto quanto fatto"
La possibilità di posteggiare lungo la strada è finita anche sui banchi della politica comunale, con un'interrogazione del Centro che evidenzia come questi spazi venivano utilizzati come parcheggi da tempo immemore. "Non c'è mai stata una regola, ma prima era tollerato. Bastava lasciare la propria automobile dove non dava fastidio. Ora, forse a causa di qualche persone che ha posteggiato dove non doveva, è intervenuta la Polizia. Lo ha fatto senza chiamare in causa tutte le parti che vengono toccate da questa decisione così drastica. Non lo trovo giusto", ha aggiunto Quadranti.
Clientela in calo
La problematica dei posteggi, così come quella sottolineata da un'interrogazione targata Lega dei ticinesi sulla trascuratezza del verde e della manutenzione ordinaria in via alle Cantine, va a inserirsi in un contesto già difficile per i grotti momò, che hanno dovuto fare i conti (come altre strutture del Cantone) con la pioggia delle ultime settimane. "Personalmente sto registrando una perdita del 40% rispetto alle stagioni passate", ha precisato Quadranti, spiegando come anche i suoi colleghi non se la passano meglio. "Chi è in perdita del 20%, chi sta registrando altre cifre rosse, ma tutti sono sotto la media degli anni scorsi".