Migranti
Domande d'asilo, il Ticino è tra i Cantoni che conta più richiedenti
© CdT/Chiara Zocchetti
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Redazione
un anno fa
Le domande d’asilo in Svizzera continuano ad aumentare e se ne prevedono almeno 27'000 da qui alla fine dell’anno. A livello di Confederazione, il nostro Cantone si trova al nono posto.

Continuano a varcare il confine, giorno dopo giorno. Alcuni non sono interessati a chiedere asilo. Altri sì. E i numeri sono in crescita. Secondo i dati diffusi ieri dalla Segreteria di Stato della migrazione, a giugno le richieste registrate in tutta la Svizzera sono state 2'395, 350 in più rispetto a maggio, + 669 se confrontate a giugno 2022. A porle sono state soprattutto persone in arrivo da Turchia (580 domande), Afghanistan (504) ed Eritrea (186). Persone che, durante il periodo di analisi della richiesta, saranno accolte nei Centri federali nei Cantoni secondo la chiave di riparto stabilita per legge.

I timori

Come riportato in questi giorni dalla cronaca, i Centri ticinesi di Chiasso e Pasture già oggi sentono la pressione e la convivenza con alcuni gruppi di migranti si fa sempre più problematica, tanto da aver spinto il consigliere di Stato Norman Gobbi a scrivere direttamente alla ministra responsabile Elisabeth Baume-Schneider per chiedere misure di sicurezza più adeguate. Ma a preoccupare sono anche la carenza di spazi e la gestione. In Ticino in data 30 giugno si contavano un totale di 4’791 persone all’interno dei processi d’asilo, tra chi attende la risposta alla domanda, chi è già stato accolto provvisoriamente e chi beneficia dello statuto di protezione S. Tra queste ultime, ben 2’626 sono di nazionalità ucraina, altre 561 di nazionalità afgana, 477 eritrea.

Questi dati, a livello di Confederazione, classificano il nostro Cantone al nono posto, battuto solo da altre realtà più popolose, prima fra tutti Zurigo. Come mostrato dal confronto con gli anni passati, il grande balzo è stato registrato tra il 2021 e il 2023, proprio quando il nostro Paese ha iniziato ad accogliere anche i rifugiati ucraini.

Adesso però i timori sono soprattutto rivolti ai mesi futuri: da qui alla fine dell’anno la SEM prevede almeno altre 27'000 nuove domande d’asilo. La Confederazione ha già sollecitato i Cantoni a trovare spazi supplementari. Ma al di là degli alloggi e della disponibilità all’accoglienza dei singoli comuni, la pressione migratoria solleva anche domande sulla capacità d’accompagnamento e sul sostegno che si possono offrire a queste persone. Come ha purtroppo ricordato la vicenda del ragazzo afghano che qualche giorno fa si è tolto la vita al centro di Cadro.

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