Agno
Dopo il TAF, anche Lugano blocca l’Airport Business Corner. Nuovi ostacoli per il progetto Kessel
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 mesi fa
L’opposizione della Città di Lugano e dei privati mette a rischio la realizzazione dell’albergo vicino allo scalo di Agno. Contestate altezza e destinazioni d’uso.

La realizzazione dell’Airport Business Corner (ABC), il progetto alberghiero di Dario Kessel vicino all’aeroporto di Lugano-Agno, incontra nuovi ostacoli. Stando a quanto anticipato questa mattina dal Corriere del Ticino, due opposizioni sono state inoltrate contro il progetto, tra cui quella della Città di Lugano, che rappresenta un ostacolo significativo. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) - lo ricordiamo - aveva già respinto l’ABC alla fine del 2024, ritenendolo un’infrastruttura "accessoria" e non "funzionale" allo scalo, richiedendo così una procedura di autorizzazione ordinaria. Kessel ha quindi presentato la domanda di costruzione al Comune di Agno, ma a metà gennaio sono arrivate le opposizioni, sia da parte di privati confinanti sia dalla Città di Lugano.

Il "no" di Lugano

L'opposizione di Lugano, proprietaria della maggior parte dei terreni dell’aeroporto, è giunta il 15 gennaio di quest'anno e - in linea con il TAF - contesta il progetto poiché ritenuto incompatibile con la pianificazione aeroportuale e con la scheda PSIA (Piano regolatore dell’aeroporto), attualmente in aggiornamento. Inoltre, viene criticata l’altezza dell’edificio (19 metri), superiore di 7 metri ai limiti previsti. Il progetto include camere tipo E-Hotel, uffici per voli taxi, sale conferenze e spazi commerciali, ma Lugano considera alcune destinazioni d’uso incompatibili con lo sviluppo dello scalo. L’approvazione del progetto appare quindi ora sempre più incerta.