Il commento
Dopo lo scatto in discoteca parlano i due giudici, "Colpevoli di femminilità"
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 giorni fa
I due giudici destituiti, Francesca Verda Chiocchetti e Siro Quadri, si sono voluti esprimere sulla libertà e i diritti fondamentali a seguito della fotografia che li ritraeva in discoteca, nonché tema al centro delle discussioni politiche televisive.

Perché fa notizia una foto in discoteca? Perché una donna viene criticata per il suo abbigliamento o per chi l’accompagna? Sono domande che i giudici destituiti Francesca Verda Chiocchetti e Siro Quadri pongono in una presa di posizione pubblicata su laRegione, rispondendo alle polemiche sollevate in particolare da esponenti politici nei programmi di TeleTicino. I due giudici ripercorrono il cammino dei diritti fondamentali in Svizzera, sottolineando che la Costituzione federale e quella ticinese sanciscono l’uguaglianza e le libertà personali. "Ora, i più alti garanti dei diritti fondamentali sono i giudici. Essi devono poter godere degli stessi diritti che tutelano, altrimenti non sarebbero in grado di giudicare con serenità". Impedirlo, secondo loro, equivarrebbe a negare la nostra cultura giuridica e democratica.

"Falsi moralismi, ciechi pregiudizi"

Per Verda Chiocchetti e Quadri, la politica ticinese del 2025 dimostra una visione arretrata: si sentono ancora discorsi secondo cui un giudice non dovrebbe avere una vita privata pubblica o esprimere la propria individualità. "Si vuole imporre un codice etico inesistente e appellarsi a una presunta inopportunità, senza basi legali". Ancora più grave è il paragone tra la loro foto e un caso di molestie, in cui un giudice inviò immagini oscene a una subalterna. "Le due situazioni sono imparagonabili", dichiarano, accusando una parte della stampa di diffondere concetti patriarcali e discriminatori. Infine, i due magistrati ribadiscono il principio fondamentale sancito dalla Costituzione: "Fa ciò che desideri, purché non nuoccia alla libertà altrui".