Ticino
Due arresti per la rapina all'eni di Bellinzona
Redazione
12 anni fa
Il 23enne ha agito con la complicità di un cittadino straniero ieri a Bellinzona, entrambi in manette

E’ durata poco la fuga del malvivente che ieri sera verso le 21.30 a Bellinzona ha preso di mira il chiosco annesso al distributore Eni in via San Gottardo. Erano circa le undici quando una pattuglia della polizia, grazie all’identikit fornito dalla vittima, ha fermato ad Arbedo una persona sospetta. Si tratta di un 23enne del Bellinzonese che nel corso dell’interrogatorio ha ammesso le sue responsabilità. Il giovane si era presentato nel negozio armato di pistola. Aveva il volto coperto da un passamontagna e ha minacciato la commessa facendosi consegnare il denaro, si parla di poche centinaia di franchi, prima di fuggire a piedi. Una fuga durata poco grazie alla pronta reazione della commessa che ha chiamato la polizia. In zona sono stati allestiti posti di blocco, dispositivo che avrebbe permesso in poco meno di un’ora e mezza, di arrestare il presunto autore del colpo, di recuperare refurtiva e arma. L'inchiesta, coordinata dalla Procuratrice Pubblica Chiara Borelli, ha inoltre permesso di stabilire che il 23 enne non ha agito da solo ma in complicità con un 37enne cittadino straniero che nel frattempo è stato arrestato a Lugano. Operazione gestita dalla polizia giudiziaria in collaborazione con il Reparto d'Intervento Speciale. Sale così a tre il numero di rapine a mano armata messe in atto in poco più di una settimana. La mattina del 28 dicembre all’esterno di un ufficio di cambio a Stabio, pistola alla mano, due malviventi hanno rapinato un portavalori. Ingente il bottino: stando ad indiscrezioni sarebbe un colpo da 400 mila franchi. Ancora in fuga gli autori. Tre giorni dopo è la volta dell’ufficio di cambio annesso al Coronado in via Borromini a Mendrisio. Poche migliaia di euro la refurtiva. E anche in questo caso del rapinatore nessuna traccia.

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