Ticino
"È ancora dura, ci vuole tempo per riprendersi"
"È ancora dura, ci vuole tempo per riprendersi"
"È ancora dura, ci vuole tempo per riprendersi"
Redazione
7 anni fa
I Blues Brothers raccontano come sta andando dopo aver battuto il record delle 100 ore di diretta ininterrotta

Hanno lasciato gli studi di Radio3i mercoledì 14 febbraio dopo che la loro impresa - 100 ore, 2 minuti e 20 secondi di diretta radiofonica ininterrotta - è entrata nel libro del Guinness dei primati. Finita l'esperienza esausti, stremati, ma anche fieri, si sono comprensibilmente ritirati per l'esigenza di riposare e riprendersi. Ora, a bocce ferme e a mente lucida, il Corriere del Ticino ha incontrato i protagonisti Maxi B. e Michael Casanova per una chiacchierata a tutto campo. 

Quanto avete dormito dopo aver superato il record?

Maxi B. «Ho dormito 5 ore per notte, rispetto alle 7-8 usuali. È stata difficile e lo è ancora ora. Ci vuole tempo e pazienza prima che il corpo e la testa riescano a riprendere il ritmo giusto. Ogni tanto di giorno mi viene sonno, ed è una sensazione che mai avevo provato prima».

Michael «Appena lasciato lo studio di Radio3i ed essere arrivato a casa ho dormito 3- 4 ore prima di mettermi a tavola per cena. Poi ho tentato di coricarmi di nuovo, ma quella notte a Bosco Luganese sono suonate le sirene d'allarme che mi hanno tenuto sveglio fino all'alba: il miglior sceneggiatore non poteva scrivere un copione più avvincente per il mio rientro a casa. Credevo davvero scoppiasse la guerra, ero stanco e debole. Poi il giorno dopo mi sono arrivate le scuse di Norman Gobbi».

Cosa avete fatto negli ultimi giorni?

Maxi B. «Ho avuto visite a casa, ho ospitato amici intimi trascorrendo un po' di tempo in compagnia. Per il resto tanto riposo, mi sono sentito svuotato e di avere bisogno un po' di tranquillità. Ma mi conosco, non durerà a lungo anche se la radio non l'ho più ascoltata, soprattutto per non imbattermi nelle canzoni sentite nelle 100 ore di diretta».

Michael «Io sono rimasto molto a casa, spesso coricato. Ho fatto una passeggiata di una ventina di minuti ed ero esausto, neanche avessi scalato l'Everest. Il tentativo è di recuperare il corpo e la mente. Domenica mattina per la prima volta mi sono svegliato felice, senza quegli sbalzi d'umore che si sono manifestati nei giorni passati. Ora si tratterà di fare in modo che reagisca anche il fisico, un fatto che a me, già ansioso per natura, un po' preoccupa».

Avete mai pensato «ora mollo, ma chi me lo fa fare»?

Michael «No, non mi è mai capitato nelle lunghe ore trascorse in studio».

Maxi B. «Confermo e credo che sia anche perché durante il Guinness abbiamo parlato tanto, incoraggiandoci a vicenda. Ci siamo ripetuti quale era la nostra motivazione. Non era solo per il Guinness, ma era il nostro progetto, e dopo averlo creato non potevamo abbandonarlo prima di arrivare in fondo».

L'intervista integrale nell'edizione odierna del Corriere del Ticino

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