
Proteggere i nostri amici a quattro zampe segnalando in tempo reale pericoli come vetri rotti o bocconi avvelenati. Tutto questo con un semplice “click”. È il progetto di Pietro Petrocchi, sviluppatore informatico di Morbio Inferiore, che ha creato l’applicazione “Amico Fido” con l’obiettivo di salvaguardare la salute degli animali. “Il processo si basa tutto sulla condivisione”, racconta Petrocchi a Ticinonews. “L’app consente di indicare, tramite geolocalizzazione, le insidie in cui ci si può imbattere passeggiando con il cane in una determinata zona. E sono gli stessi padroni a segnalarle, riferendo ciò che vedono quotidianamente durante le loro uscite. Si possono inserire anche foto e brevi descrizioni”. L’idea è nata da un articolo. “Anch’io ho un cane e leggendo, proprio su Ticinonews, la notizia di bocconi avvelenati rinvenuti in Ticino, ho deciso di agire”. Detto, fatto: lavorando in autonomia nel tempo libero, Petrocchi ha implementato l’app in appena un mese. “Da giovedì è scaricabile in tutto il mondo e disponibile in cinque lingue”, aggiunge.
Una notifica che segnala il pericolo
Ma come funziona questo sistema? Concretamente, “quando una persona si trova a circa 200 metri di distanza da un punto in cui un altro utente ha segnalato un pericolo, riceve una notifica push sul telefono che la informa della potenziale minaccia”. Le funzionalità non si esauriscono qui: “Se il proprietario di un cane ha urgenza di portare il proprio animale dal veterinario per un’emergenza, schiacciando il tasto S.O.S dell’app gli viene indicata l’ubicazione della clinica più vicina. È inoltre possibile interagire con l’intelligenza artificiale e chiedere consigli su vari temi, come ad esempio le vaccinazioni". L’applicazione consente anche agli utenti di comunicare e di scambiarsi pareri e opinioni.
L'obiettivo
L’app, come detto, è scaricabile gratuitamente da giovedì per Android e iOS. “Non ho sviluppato questa idea con lo scopo di ottenere un guadagno economico; voglio unicamente rendere migliore la vita di chi possiede un cane. Spero davvero che la mia applicazione possa aiutare il maggior numero possibile di persone”, conclude Petrocchi.