Riscaldamento
È boom di termopompe in Svizzera, oltre il 20% degli edifici in Ticino ne fa uso
© Shutterstock - Ticinonews
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Redazione
6 ore fa
È boom di pompe di calore in Svizzera, nell’ultimo ventennio sono quintuplicate. Lo scorso anno la percentuale di edifici che utilizzava questo metodo di riscaldamento era il 21%, in Ticino il 20,3%. “Il 2023 è stato un anno da record, a livello nazionale sono state vendute oltre 43mila pompe di calore, nel nostro cantone invece più di mille” ha commentato il vicedirettore di TicinoEnergia.

L’autunno è arrivato, il freddo ormai è alle porte e l’idea di un caminetto accesso non è così lontana. Legna che, nel 2023 ha riscaldato il 12% degli edifici in Svizzera. Ma la grande protagonista, che ci fa compagnia nei mesi più freddi, invece, è la pompa di calore. Non si tratta di un primato nelle case degli svizzeri ma di un boom importante dell’ultimo quarto di secolo. Dal 2000 la percentuale di pompe di calore nelle abitazioni svizzere è quintuplicata, a dirlo oggi l’Ufficio federale di statistica. La quota di edifici che nel 2023 utilizzava una pompa di calore era al 21%. Ciò significa che la percentuale di pompe di calore è cinque volte più numerosa rispetto al 2000 e ora rappresenta i tre quarti di tutte le nuove abitazioni costruite nell'ultimo decennio.

20,3% di pompe di calore in Ticino

Ormai oltre una casa unifamiliare su quattro (pari al 26%) è dotata di questo tipo di riscaldamento. Considerando le economie domestiche, la situazione è leggermente diversa. Nel 2023 poco meno di due economie domestiche su tre avevano un riscaldamento a energie fossili (olio da riscaldamento: 38%; gas: 25%), mentre il 18% riscaldava con una pompa di calore. Tra i cantoni è Friburgo a detenere il numero più alto con il 32,1%. In Ticino la percentuale invece è del 20,3%. Una tendenza, quella di passare alla pompa di calore, confermataci anche dal direttore di idroTicino, Stefano D'Albora. “Negli ultimi anni abbiamo riscontrato un aumento importante di queste installazioni. Se qualche anno fa installavano 2 o 3 impianti all’anno, l’anno scorso abbiamo superato la soglia dei 20 impianti”. Di pompe di calore ce ne sono di diverso tipo e vengono installate a dipendenza degli edifici. “Ci sono tre diversi tipi di termopompe, che vanno installate in base alla situazione. Ci sono le termopompe splittate, poi ci sono quelle esterne e quelle interne”.

Tendenza verso le termopompe

La tendenza dunque – anche grazie agli incentivi – è quella di passare sempre di più alle termopompe. “Abbiamo riscontrato una grossa richiesta da parte delle caldaie e gasolio, da parte di quelle a gas un po’ meno. Le pompe di calore portano sicuramente un efficienza maggiore, perché si sostituisce un impianto vecchio con uno nuovo. Inoltre a livello economico i consumi si abbassano”.

2023 anno da record

Il passaggio alla termopompa, come sentito, è ormai un trend sempre più consolidato, confermato anche dall’Associazione TicinoEnergia che proprio nel 2023 ha riscontrato un anno record. Ne abbiamo parlato con il vicedirettore Milton Generelli. “L'anno scorso è stato un anno record, nel 2023 sono state vendute a livello nazionale oltre 43mila pompe di calore, che hanno fatto il 75% dei generatori di calore venduti in assoluto. Quindi sorpassando anche le caldaie a gasolio o sistemi di riscaldamento a legna. E di questi, la metà erano degli impianti certificati, che sono piccoli impianti che possono beneficiare dell'incentivo per il passaggio da fossile a rinnovabile”. Generelli ha poi spiegato che erano 22’300 gli impianti certificati in Svizzera, 1'100 dei quali in Ticino. “Quindi facendo una proporzione vuol dire che in Ticino le pompe di calore generale erano oltre 2’000 l'anno scorso. Quest'anno c'è però una leggera flessione nel primo semestre, data soprattutto dall'anno eccezionale del 2023 e dalla fluttuazione del mercato, però siamo sempre a +40% rispetto al 2022”.

Come mai questo record?

Come vi spiegate questo record nel 2023? “Ci sono diverse ipotesi. Sicuramente gli incentivi hanno aiutato, così come l'instabilità degli altri vettori. Tuttavia è bene dire che il 2023 era un anno un po' dopato da una situazione incerta sul mercato internazionale, ed è bastato l'aumento della corrente elettrica per frenare il tutto. Dobbiamo infatti sempre immaginare che queste statistiche di pompe di calore vendute partono da decisioni prese sei mesi prima. Quindi abbiamo avuto l'aumento dei costi dell’energia elettrica, però è anche vero che le decisioni di mettere una pompa di calore erano state prese prima. Adesso stiamo vivendo questa flessione, ma i numeri sono comunque importanti e la via è tracciata verso una crescita costante”.

Questione incentivi

A proposito di incentivi, come funzionano? “È un elemento cardine di questo successo. Nel risanamento il cantone ha finito e ultimato l'ultimo credito quadro, ma settimana scorsa è stato approvato un secondo che entrerà in vigore entro fine anno. Questo prevede un'incentivazione molto importante per le pompe di calore, con un ordine di grandezza che oscilla tra gli 8 e 10 mila franchi a dipendenza della potenza dell'impianto per case monofamiliari”.

Quanto mi costa una pompa di calore?

Ma quanto costa installare una pompa di calore? “Dipende dalle situazioni, soprattutto se decido di installarla in un edificio esistente. In questo caso significa dover togliere il vecchio impianto – che sia a gasolio o a nafta, così come una caldaia – per poi inserire una pompa, ma devo prima capire dove posso metterla. Un’operazione di questo tipo può costare 30 o 40 mila franchi a dipendenza del tipo di impianto e in base alle difficoltà che vado a incontrare. Poi ci sono circa 10mila franchi di incentivo al netto, ma rimane comunque una spesa importante”. Generelli ha però spiegato che una pompa di calore permette di sfruttare l'energia ambientale, nella misura di due terzi, “quindi quelli non li pago. È un investimento a lungo termine ed è un trend che spinge verso le rinnovabili e di conseguenza incentiva anche la pompa di calore. Oggi se realizzo una costruzione nuova, difficilmente lavoro con le energie fossili, lo posso fare in una misura limitata perché comunque in materia di legge si impone che io abbia una quota a parte rinnovabile, quindi per più del 90% dei casi il committente decide di installare una pompa”.