
Il cantiere del secolo. Così è stato più volte definitivo Alptransit, la nuova ferrovia transalpina (NFTA), che oggi si concluderà con l’inaugurazione della galleria di base del Ceneri. Con quest’ultima opera il Nord e il Sud della Svizzera si avvicineranno, con i tempi di percorrenza che si ridurranno anche tra i centri urbani ticinesi. Il tunnel – lungo 15,4 km e che collega Vezia e Camorino – permetterà di ridurre di un quarto d’ora il tragitto tra Lugano e Zurigo, che scenderà sotto le due ore. Dalle sponde della Limmat fino a Milano ci vorranno 3 ore e 17 minuti (contro le 3 ore e 40 attuali). In Ticino la novità riguarda soprattutto il collegamento diretto fra Locarno e Lugano. Il tempo di viaggio sarà di circa 30 minuti. L’entrata in servizio ufficiale della galleria è prevista per il 13 dicembre, in occasione del cambiamento d’orario.
Alle celebrazioni odierne, che si tengono in forma ridotta a causa del coronavirus, saranno presenti la presidente della Confederazione Simonetta Sommargua, il consigliere federale Ignazio Cassis e il presidente del Consiglio di Stato ticinese Norman Gobbi, che terranno i discorsi di inaugurazione. Durante la cerimonia, con il tradizionale taglio del nastro, si svolgerà la prima corsa ufficiale di un treno merci attraverso la galleria. La festa popolare è invece stata rinviata alla prossima estate a causa dell’epidemia.
Cosa cambia per il traffico ferroviario in Ticino
Dal 13 dicembre al 4 aprile 2021 per il traffico regionale ticinese sarà in vigore un orario intermedio. La principale novità è l’introduzione dei collegamenti diretti RE80 Locarno - Lugano (da aprile fino a Milano). Il tempo di viaggio sarà di circa 30 minuti. La linea RE10 Milano-Bellinzona resterà in servizio fino al 4 aprile 2021 e percorrerà la nuova galleria di base del Monte Ceneri fino a Bellinzona. Poi sarà soppressa. La linea TILO S10 continuerà a circolare fino ad aprile sulla tratta di montagna del Ceneri. In seguito, passerà dalla nuova galleria: il tempo di viaggio si ridurrà di circa 15 minuti. Le stazioni della valle del Vedeggio saranno collegate dalla nuova linea S90 Giubiasco - Lugano.
Altra novità, a partire da aprile circoleranno tra la Svizzera tedesca e il Ticino convogli a due piani. Da notare, infine, che con la messa in funzione della nuova galleria del Ceneri, e il completamento del cantiere sulla sponda orientale del Lago di Zugo, il viaggio da Zurigo a Lugano durerà meno di due ore, mentre quello tra la città sulla Limmat e Milano durerà 3 ore e 17 minuti.
Un percorso attraverso le Alpi
Il progetto Alptransit è stato concepito per permettere il trasferimento delle merci dalla strada alle rotaie. Il popolo svizzero l’aveva approvato in votazione nel 1992. Due anni più tardi, i cittadini hanno anche dato l’ok all’iniziativa delle Alpi, che chiedeva tale trasferimento entro dieci anni.
I cantieri sono stati aperti al Lötschberg il 5 luglio 1999. Il tunnel fra Berna e Vallese, lungo 34,6 chilometri, è stato messo in servizio nel 2007, mentre il San Gottardo (57,1 chilometri) nel 2016. Con il Ceneri, le gallerie di base della NFTA sono terminate.
I treni potranno ora circolare praticamente in pianura attraverso la Svizzera: i tre tunnel di base diminuiscono drasticamente le salite. Non serviranno quindi più locomotive supplementari al San Gottardo o al Ceneri e i convogli potranno essere più lunghi. Il tutto permetterà di risparmiare tempo e denaro.
Un corridoio europeo
Uno degli obiettivi di Alptransit era quello di rafforzare il ruolo della Svizzera nei trasporti europei di merci e contribuire alla realizzazione di un corridoio ferroviario continentale che permettesse di far fronte al crescente traffico.Il Ceneri permette di avere a disposizione un corridoio di quattro metri, che consente ai treni di trasportare senza interruzione container, semi-rimorchi e altre merci da Genova fino a Rotterdam (NL).

Un progetto di 23 miliardi
In totale il progetto è costato 23 miliardi di franchi ed è stato finanziato da un fondo speciale alimentato in particolare dalla tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni. Affinché il corridoio europeo sia veramente efficace, i Paesi vicini dovranno ora adattare le vie d’accesso. I lavori vengono però portati avanti anche in Svizzera ed è ad esempio previsto uno sviluppo della capacità del Lötschberg entro il 2035.
La dichiarazione di Locarno tra i ministri dei trasporti
Proprio ieri, a Locarno, su invito della presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, si sono incontrati le delegazioni dei ministri dei trasporti dei Paesi vicini per discutere sulla politica dei trasporti. I presenti, che hanno firmato una dichiarazione congiunta, hanno concordato di continuare a incentivare il traffico merci e viaggiatori internazionale su rotaia, impegnandosi altresì a puntare sui treni notturni quale alternativa all’aereo, potenziando e armonizzando il sistema ferroviario in Europa. “L’incontro è stato fruttoso” ha detto Sommaruga ai microfoni di Teleticino al termine dell’incontro. “La questione del clima è importante per tutti e abbiamo fatto un passo avanti per una politica di trasporto intelligente” sostiene la presidente della Confederazione, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione dei paesi limitrofi. “La Svizzera ha fatto la sua parte, ora abbiamo bisogno dell’aiuto dei paesi vicini. Con l’Italia i lavori sono avanzati, la Germania è in ritardo”.
Le ragioni dei ritardi della Germania
Interpellato dai colleghi di Teleticino Michael Güntner, segretario di Stato tedesco, ha spiegato il motivo dei ritardi dei lavori su suolo tedessco
Un accordo italo-svizzero per l’ampliamento della lineda del Sempione
Ieri Sommaruga ha firmato con la ministra italiana Paola de Micheli un accordo sull’ampliamento della linea ferroviaria tra il Sempione e Novara. L’Italia s’impegna così a condurre lavori sulla linea per consentire, entro il 2028, il transito ininterrotto di semirimorchi di 4 metri di altezza agli angoli fino ai grandi terminali di trasporto a nord del Paese. Ciò permetterà di potenziare ulteriormente la politica di trasferimento del traffico. Per tale motivo, la Svizzera contribuirà alla loro realizzazione con 148 milioni di franchi, provenienti dal credito per l’ampliamento delle tratte di accesso ad Alptransit. I restanti costi saranno coperti dall’Italia. Il commento della ministra dei trasporti italiana nel servizio di Teleticino
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