Ticino
È ricomparso il Cinipide del castagno?
È ricomparso il Cinipide del castagno?
È ricomparso il Cinipide del castagno?
Redazione
6 anni fa
Stephani e Gardenghi interrogano il Governo sul parassita che ha creato danni ingenti: "Non era sotto controllo?

I deputati dei Verdi Andrea Stephani e Cristina Gardenghi hanno inoltrato questa mattina un'interrogazione al Consiglio di Stato concernente la ricomparsa del Cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus). 

"Conosciuto anche come “vespa del castagno”, questo parassita in passato ha causato ingenti danni alle selve castanili di tutto il Cantone, facendo crollare praticamente a zero, all’apice della sua diffusione nel 2015, la produzione di castagne" evidenziano i due deputati. "Questo flagello sembrava essere stato poi circoscritto dalla diffusione di un organismo antagonista (il Torymus sinensis), la cui introduzione nel nostro ecosistema è stata monitorata per mesi da esperti dell’Ufficio federale dell’Ambiente (UFAM)".

"Tuttavia, i segnali provenienti dalla Valle di Muggio e dal Gambarogno sembrano confermare una recrudescenza della diffusione di questo imenottero, forse dovuta all’innalzamento delle temperature medie" proseguono Stephani e Gardenghi. "Il problema è serio e non va sottovalutato, soprattutto in considerazione del fatto che il Fondo svizzero per il paesaggio, dal 1994 ad oggi, ha investito oltre 3 milioni di franchi per il ripristino delle selve castanili in Ticino. Lo stesso Direttore del Dipartimento del Territorio Claudio Zali ha definito “gli sforzi volti a rivalutare questo prezioso patrimonio storico-culturale (…) particolarmente degni di nota. Nel recente Piano forestale cantonale, i castagneti da frutto sono stati riconosciuti anche per il loro fondamentale ruolo quale strumento di politica forestale”.

I due deputati sottopongono quindi le seguenti domande al Governo: 

  • "Quali sono i motivi per l’apparente recrudescenza dell’impatto del Cinipide galligeno del castagno, dopo alcuni anni che il fenomeno pareva ormai sotto controllo?
  • Quali sono gli esiti dello studio condotto in comune accordo con l’UFAM per valutare l’impatto e l’estensione del fenomeno dell’insediamento del Torymus nel nostro Cantone e quali le ripercussioni sulla biodiversità dei boschi ticinesi? (Sono stati rilevati eventuali effetti negativi del parassitoide Torymus sinensis su organismi autoctoni?)
  • Quali invece i dati raccolti dal monitoraggio del fenomeno della diffusione del Cinipide galligeno del castagno dal 2015 ad oggi e quale l’evoluzione della presenza di questo parassita sul suolo cantonale?
  • In che modo le autorità cantonali (Sezione forestale, Servizio fitosanitario, ecc.) hanno intenzione di fronteggiare la recrudescenza della diffusione del Cinipide galligeno del castagno? Esiste una strategia di intervento concertata (lanci pianificati, ecc.)? Se sì, quali misure sono previste?
  • Il Servizio fitosanitario cantonale prevede il lancio di una campagna informativa / preventiva contro l’eventuale propagarsi dell’infestazione dovuta alle larve del Cinipide galligeno del castagno?
  • Gli studi effettuati e l’osservazione regolare di questo fenomeno infestante hanno potuto chiarire come il Cinipide galligeno del castagno sia giunto sino a noi e quale sia stato il primo focolaio di infezione?
  • Sono stati segnalati alla Sezione forestale cantonale anche casi di “marciume delle castagne” (Gnomoniopsis pascoe)?
  • Quali sono le misure preventive messe in atto dal Cantone per evitare invasioni da parte di altri insetti nocivi?"
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