Ticino
È una sfida contro il tempo per l'adeguamento del salario minimo
©Chiara Zocchetti
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Redazione
2 mesi fa
La legge sul salario minimo prevede una terza forchetta con un aumento proposto da 19,50 a 20,50 franchi all'ora, da approvare entro dicembre. Il deputato Ivo Durisch preferirebbe un importo più alto, ma non insiste data la convergenza sulla proposta del governo.

Chi sostiene l’adeguamento dei nuovi importi del salario minimo legale si trova in una corsa contro il tempo. Siamo alla terza e ultima "forchetta" stabilita dalla legge approvata dal Gran Consiglio nel dicembre 2019. Questa deve essere decretata entro inizio dicembre, per permettere ai settori privi di contratto collettivo di adattarsi alle nuove soglie salariali che entreranno in vigore a gennaio 2025. Il deputato socialista Ivo Durisch - interpellato dalla Regione - sottolinea l’importanza di rispettare questa scadenza, con l’ultima sessione del Parlamento fissata per lunedì 18 novembre.

Terza forchetta

Martedì, in commissione della Gestione, è prevista la discussione del rapporto che raccomanda l’approvazione del passaggio alla terza forchetta, proposta dal Consiglio di Stato, che prevede un aumento da 19,50 a 20,50 franchi all’ora. La legge sul salario minimo, entrata in vigore il 1° gennaio 2021, prevede aumenti progressivi delle soglie salariali: inizialmente tra 19 e 19,50 franchi all’ora entro la fine del 2021, poi tra 19,50 e 20 franchi entro la fine del 2023. Il governo propone un aumento finale di 25 centesimi, basato su uno studio che non ha evidenziato impatti negativi sul mercato del lavoro. Durisch avrebbe preferito una terza forchetta più alta, compresa tra 20,50 e 21 franchi, per affrontare l’inflazione e preservare il potere d’acquisto. Tuttavia, ha scelto di non insistere sulla questione, data la convergenza sulla proposta del Governo, promettendo di tornare sull’argomento in Gran Consiglio.

Il sostegno di UNIA e OCST

Il segretario di UNIA, Giangiorgio Gargantini, ha detto al foglio bellinzonese di esprimere sostegno per ogni incremento del salario minimo, sottolineando l’urgenza di una decisione entro dicembre. Ha anche fatto riferimento a un’iniziativa del Partito socialista per un futuro innalzamento del salario minimo. Xavier Daniel, segretario dell’OCST, ha approvato gli importi proposti, considerandoli sostenibili per le aziende. Anche il PLR, rappresentato da Matteo Quadranti, ha concordato con la nuova forchetta, pur avendo riserve sui suoi effetti. Ha avvertito della necessità di monitorare l’impatto del salario minimo, specialmente sui redditi più alti. Dal canto suo, Stefano Modenini, direttore dell’Associazione industrie ticinesi, ha sottolineato l’importanza di un monitoraggio continuo sull’effetto del salario minimo, specialmente per le aziende con margini di guadagno ridotti. Ha avvertito che non deve diventare un automatismo, per non comprimere gli stipendi più alti nelle aziende con una maggioranza di lavoratori residenti.