![©Gabriele Putzu](https://dexter-cdn01.gruppocdt.ch/ticinonews/stories/2024/12/16/960x640/ae943508-eeef-4b86-86c8-f45f578b4ac4.jpeg)
"Cosa succederà a uno dei due seggi ticinesi al Consiglio degli Stati se Marina Carobbio sarà eletta in Consiglio di Stato?" Ricorderete che questo dubbio aveva accompagnato la campagna precedente le elezioni cantonali dello scorso anno. La vacanza di un seggio, per alcuni mesi, nella Camera alta del parlamento federale era infatti un'eventualità molto concreta, che si è in seguito avverata. I contorni legislativi per reagire a questo scenario non erano molto chiari e alla fine si è optato per il seggio vacante nei mesi prima delle elezioni federali. Ora, in caso di situazioni simili in futuro, il governo cantonale pubblica una serie di messaggi su modifiche del diritto elettorale, da sottoporre al Gran Consiglio.
Consigliere di Stato e anche agli Stati
Benché il nome di Marina Carobbio non venga mai fatto direttamente, in alcuni messaggi il riferimento al suo caso è esplicito. Tra le cinque modifiche, ognuna contenuta in un messaggio diverso, c'è l'introduzione di due possibilità che vanno in direzioni opposte: da un lato, in caso di vacanza di un seggio in una carica basata su sistema maggioritario (come il Consiglio degli Stati), nei nove mesi precedenti l'elezione generale si può rinunciare all'indizione di un'elezione complementare; dall'altro, un consigliere agli Stati eletto in Consiglio di Stato (non viceversa!) può occupare il seggio a Berna "per un periodo transitorio massimo di sei mesi". Verrebbe quindi introdotta un'eccezione, seppur temporanea, al principio di incompatibilità delle cariche. "Questa possibilità è conosciuta in altri Cantoni e lo è stata anche nel Cantone Ticino fino alla riforma costituzionale approvata dal popolo il 19 novembre 1922", scrive il Governo nel Messaggio.
Gli altri cambiamenti proposti
Le altre modifiche della legge elettorale proposte dal Consiglio di Stato riguardano una precisazione relativa all'entrata in carica dei consiglieri di Stato ("entro trenta giorni dalla data dell'elezione ordinaria"), l’introduzione di maggiore flessibilità nella fissazione della data del secondo turno di un’elezione con sistema maggioritario e la soppressione di divieto di elezioni e votazioni nei mesi di luglio e agosto.
Riforma delle elezioni cantonali?
Il Parlamento sarà chiamato a esprimersi, uno a uno, sui cinque messaggi che riportano le cinque modifiche del diritto elettorale. E potrebbe non essere finita qui: nel comunicato stampa che affianca gli atti governativi, il Consiglio di Stato precisa che prossimamente si esprimerà sull'ipotesi di una riforma "delle modalità di elezione di Governo e Parlamento, tenendo conto che anche in questo ambito sono pendenti alcuni atti parlamentari".