
Fossimo stati a Locarno meriterebbe il Pardo per la sceneggiatura, ma eravamo nel Malcantone e la vicenda dei falsi medici ha portato solo condanne penali nei primi anni Duemila. È infatti il 2000 e Anne Marie Riedl, cittadina tedesca naturalizzata svizzera, 60enne, per un decennio si è spacciata per “dottoressa” nella regione. Non aveva mai studiato, ma misurava la pressione, forniva medicamenti che da noi non si trovano, praticava iniezioni. Diceva che i medici di famiglia dei suoi pazienti erano incompetenti e di crederle, perché lo diceva lei, che ha amicizie con i medici della nasa.
Una truffa da 20 milioni di franchi
A lei si unisce Wolfgang Bradl, esimio professore in odore di Nobel perché avrebbe potuto presto sconfiggere l’Alzheimer. In realtà si tratta di un elettricista di monaco invalido. I due riescono a sottrarre 24 milioni di marchi, quasi 20 milioni di franchi, a una coppia di facoltosi tedeschi residenti ad Aranno nel periodo estivo. In questo modo avrebbero finalmente sconfitto l’Alzheimer. Un bonifico però insospettisce un funzionario di banca, la procura indaga, i due finiscono in manette, nella loro casa di Cimo trovano ampolle non etichettate, il farmacista cantonale è chiamato a capire di che porcheria si tratti. La notizia fa scalpore in tutto il Ticino.
Il coinvolgimento di Alberti
A gennaio 2001 lo scalpore si aggiunge allo scalpore. Eolo Alberti, giurista e sindaco di Cimo, viene fermato. Rimane in carcere una sola notte e il giorno seguente si autosospende dalla carica di sindaco. L’inchiesta e il processo porteranno a una condanna a 12 mesi sospesi per Alberti. Appropriazione indebita, per essersi impossessato di 100mila franchi dei 200mila versati dai truffati per la costituzione di una SA per la ricerca medica. Conseguimento di falsa attestazione per aver indotto il notaio presso cui lavorava a rogitare un terreno a un valore minore del reale, cosicché una parte del prezzo fu pagato in nero. Ridimensionate le iniziali accuse di ricettazione e riciclaggio, riguardanti alcuni regali ricevuti dai falsi medici. Assolto dalle ipotesi di truffa e falsità in documenti. A gennaio 2004, dopo la sentenza, Alberti si dimise dalla carica di sindaco e tre mesi dopo Cimo smise di esistere: aggregato a Bioggio. Comune dove alle comunali 2016 ripartì la carriera politica del sindaco Eolo Alberti.