
"Dopo aver incontrato gli agricoltori e ascoltato le loro richieste, abbiamo elaborato dodici misure per sostenerli ulteriormente". È questa la mano che la Sezione dell'agricoltura tende ai contadini ticinesi, come spiega il capo sezione Daniele Fumagalli al Corriere del Ticino. L'obiettivo è quello di alleviare il carico amministrativo a cui sono confrontati gli agricoltori. Alcune richieste "sono formulate direttamente nel corso della Camera agraria e le assemblee delle diverse associazioni agricole, mentre altre sono frutto dell’iniziativa interna del Dipartimento delle finanze e dell'economia come risposta al dibattito pubblico sul tema". Se alcune di queste soluzioni sono già state attuate, "altre richiedono ad esempio una modifica del regolamento cantonale di applicazione della Legge sull'agricoltura".
Le dodici misure
"È un primo passo, ma serve altro"
Omar Pedrini, presidente dell’Unione contadini ticinesi (UCT), al foglio di Muzzano afferma che quanto fatto "è certamente positivo e queste dodici misure sono un primo passo, ma sarebbe necessario aggiungerne altre trenta". Questo perché "le maggiori imposizioni sono a livello nazionale". Un onere, quello burocratico, "che rappresenta un costo aggiuntivo sia a livello di tempo, sia economico, che va a intaccare la resa economica di un'azienda". E a commentare le misure è anche Alice Ambrosetti, presidente delle donne contadine ticinesi, secondo cui "alcune proposte sono molto concrete, mentre altre rappresentano una dichiarazione d'intento su cui sarà importante vigilare".