Edilizia scolastica
Ecco le nuove Medie di Biasca, ma altre scuole andranno rinnovate
immagine Campana Herrmann Pisoni architetti sagl
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Redazione
2 giorni fa
Tra aule, palestre e piscine sono diversi gli istituti scolastici che dovranno essere rinnovati nei prossimi anni. In questo ambito ieri a Biasca è stato presentato il progetto d’architettura che porterà alla nascita delle nuove Scuole Medie, basate sul concetto di “casa sull’albero”.

Le nuove scuole medie di Biasca si svilupperanno come "un albero". Parola dell'architetta Veruska Herrmann, dello studio d’architettura Campana Herrmann Pisoni Architetti, che ha capitanato il gruppo interdisciplinare che ieri a Biasca ha presentato il progetto vincitore del concorso per il nuovo istituto scolastico cantonale. "Ci saranno tre livelli", illustra a Ticinonews. "Alle radici palestra e piscina; poi una parte centrale con atri, aula multiuso, mensa; in cima, quasi come una sorta di chioma, gli spazi della didattica con l'atrio diffuso, evoluzione del classico corridoio". Non a caso il progetto è stato denominato "Casa sull'albero".

Inizio lavori nel 2029

L’investimento complessivo per la realizzazione dell'opera è di circa 90 milioni di franchi. Sono stati oltre trenta i partecipanti al concorso, i cui progetti saranno esposti al Railpark di Biasca fino al 24 febbraio. La nuova sede sorgerà accanto a quella attuale, datata. Particolare attenzione sarà data a spazi verdi e sostenibilità, con pannelli solari, 218 nuovi alberi e una gestione sostenibile dell’acqua. Il progetto è stato apprezzato molto anche dal sindaco di Biasca, Loris Galbusera, che lo definisce "semplice, ma con tanti contenuti importanti e che considera l'aspetto scolastico ma anche quello sportivo e sociale. Speriamo - chiosa quindi Galbusera - che i tempi vengano rispettati". L'orizzonte previsto per l'inizio dei lavori è il 2029. A opera terminata, lo stabile accoglierà 440 studenti.

Una scuola che cambia

Le Medie di Biasca saranno organizzate secondo i nuovi standard logistici cantonali per l’edilizia scolastica. "Le esigenze didattiche sono cambiate nella scuola e quando si ristruttura o si costruisce una nuova sede occorre tenerne conto", afferma ai nostri microfoni la direttrice del Decs, Marina Carobbio. "Per esempio, ci deve essere la possibilità di avere aule più piccole per l'insegnamento di alcune materie, ma anche spazi condivisi e mense. Le richieste sono tante e vanno prese in considerazione quando si sceglie un progetto".

Fine del ciclo di vita per molte sedi

Questo tipo di riflessione si imporrà di frequente nei prossimi anni. In effetti, ricorda la consigliera di Stato, "negli scorsi anni il Dipartimento aveva realizzato un masterplan sull'edilizia scolastica cantonale. Abbiamo diverse scuole che raggiungono i 40 anni e quindi necessitano di un rinnovo o di nuove infrastrutture. Scegliere le priorità su dove investire è importante e per il Cantone - conclude Carobbio - investire sull'edilizia scolastica è una priorità".