Ticino
Ecco perché il Ticino non fa eccezione
È l’incidenza negli ultimi sette giorni del virus a tagliare fuori il Ticino dalla lista dei cantoni che fanno eccezione. Foto CdT/Gabriele Putzu
È l’incidenza negli ultimi sette giorni del virus a tagliare fuori il Ticino dalla lista dei cantoni che fanno eccezione. Foto CdT/Gabriele Putzu
Filippo Suessli
4 anni fa
Il tasso ri riproduzione del virus in Ticino è inferiore a 1, ma il nostro cantone non rispetta uno dei requisiti imposti da Berna per chiudere alle 23 la ristorazione: l’incidenza degli ultimi sette giorni

Pur volendo garantire l’uniformità, inserendo delle norme per concedere ai Cantoni più virtuosi delle eccezioni alla chiusura alle 19 della ristorazione, il Consiglio federale ha complicato di non poco il panorama svizzero delle misure. I parametri scelti sono quattro e non sono i più semplici da valutare. Si tratta del tasso di riproduzione del virus Rt (che deve essere inferiore a 1), l’incidenza negli ultimi sette giorni (che deve essere inferiore a quella media nazionale), il funzionamento del contact tracing, la capacità degli ospedali. Il Ticino, basandosi su questi parametri non riesce a godere della chiusura posticipata (alle 23) a causa dell’incidenza, nettamente superiore a quella nazionale.

In Ticino Rt è a 0,97

Partiamo dal tasso di diffusione del virus, che significa rispondere a questa domanda: un malato quante persone contagia? Il tasso Rt del primo dicembre calcolato dal Politecnico di Zurigo (e scelto dalla Confederazione per applicare l’ordinanza) era di 0,97. In questo senso siamo quindi il nono cantone messo meglio in Svizzera. Meglio di noi stanno i cantoni romandi, Zugo e Obvaldo. Il fatto che il tasso più “fresco” disponibile sia vecchio di dieci giorni è dovuto alla natura stessa del virus, infatti i ricercatori ritengono che questo sia il divario standard tra il contagio e il test positivo.

L’incidenza

A mettere i bastoni tra le ruote al Ticino è l’incidenza: ossia quanti casi sono stati diagnosticati negli ultimi sette giorni ogni centomila abitanti. In questo ambito il Ticino è da qualche settimana maglia nera con il Canton San Gallo, con oltre cento casi in più ogni centomila abitanti rispetto alla Svizzera. Niente da fare quindi, basta questo per far fuori i nostri ristoratori dalle eccezioni riservate ad altri cantoni.

Contact tracing e ospedali

Il funzionamento del contact tracing e la capacità degli ospedali non sono fattori misurabili facilmente con i dati resi pubblici dalle autorità. Ma abbiamo la possibilità di sapere che funzionano: se così non fosse, infatti, il Cantone sarebbe obbligato a chiudere anche le piste da sci. Le due stesse condizioni, infatti, si applicano alle disposizioni particolari per le località di sport invernali. Invece lo sappiamo, domani molte località sciistiche ticinesi apriranno regolarmente.

I cantoni eccezione

Saranno tra sette e nove, invece, i cantoni che fanno eccezione. O meglio, che potranno scegliere se consentire la chiusura ritardata dei ristoranti. Si tratta dei Cantoni romandi (Ginevra, Vaud, Friburgo, Vallese, Neuchâtel, Giura), a cui va aggiunto Obvaldo che ha uno degli indici R0 più bassi della Svizzera: 0,83. Meglio fa solo il Giura con 0,78. Poi vi sono Zugo e Sciaffusa che, teoricamente, potrebbero rispettare i parametri dell’eccezione, ma i numeri più recenti dell’incidenza non sono disponibili e potrebbero aver superato la media nazionale.

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