Ticino
Elezione dei procuratori pubblici, Bernasconi: "Se saranno Camponovo e Losa, sarà ricorso al Tf"
Immagine d'archivio/Gonnella
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Redazione
un anno fa
All'origine della sua decisione, l'avvocato cita due "carenze e irregolarità procedurali" che permettono di fondare un ricorso al Tribunale federale.

Non si placano le polemiche attorno all’elezione dei due nuovi procuratori pubblici in sostituzione delle partenti Pamela Pedretti e Marisa Alfier. La nomina, lo ricordiamo, dovrebbe avvenire oggi in Gran Consiglio. L’ultimo capitolo della vicenda, in ordine di tempo, lo ha scritto l’avvocato Paolo Bernasconi, che ha preannunciato l’introduzione di un ricorso al Tribunale federale contro l’eventuale elezione da parte del Parlamento dei due candidati prescelti da parte della Commissione “giustizia e diritti”, ovvero Alvaro Camponovo (quota Lega) e Luca Losa (quota PS).

A garanzia del buon funzionamento del sistema di elezione, in particolare, dei candidati alla funzione di procuratore pubblico, il Gran Consiglio ha previsto di affidare a una commissione cantonale di selezione la verifica delle qualità personali e professionali dei candidati, scrive Bernasconi.  I due nomi che sono stati proposti dalla Commissione parlamentare “giustizia e diritti” “sono stati giudicati idonei da parte della suddetta commissione, ma la procedura di selezione è stata giuridicamente viziata per due motivi”.

Le motivazioni

Come primo motivo, Bernasconi cita il fatto che “perlomeno due dei membri della suddetta commissione di selezione si sarebbero dovuti ricusare per interessi e relazioni personali collegate ai due candidati prescelti”. In secondo luogo, la qualifica di idoneità formulata “ha tenuto conto di elementi estranei alla sua competenza, ossia la ripartizione fra partiti politici, così come confermato pubblicamente in un’intervista da parte del membro della commissione Mauro Dell’Ambrogio”.

“Irregolarità procedurali”

Secondo Bernasconi, “queste due carenze e irregolarità procedurali permettono di fondare un ricorso al Tribunale federale facendo valere due diritti previsti dalla Costituzione federale svizzera e precisamente: il divieto di arbitrio previsto dall’articolo nove e la garanzia della verifica giudiziaria prevista dall’articolo 29a”.