Migranti
Entrate illegali in aumento, i controlli al confine sud
Redazione
2 anni fa
I numeri dei migranti in arrivo in Svizzera continuano a salire. Ieri alla stazione di Chiasso si è svolto il consueto controllo dei treni in arrivo, dove le guardie di confine hanno fatto scendere 33 persone da un treno proveniente da sud.

Ieri mattina alla stazione di Chiasso lo scenario era quello di un normale venerdì: c'è chi lavora e chi aspetta. Ma verso le 8, da sud, arriva un treno e le guardie di confine si preparano, perché sanno bene cosa le aspetta. I controlli vengono svolti in maniera regolare e, ci ha spiegato l’Ufficio federale della dogana, sono organizzati secondo le analisi del rischio per la sicurezza interna o possibili violazioni della legge.

Un venerdì mattina alla stazione di Chiasso

Non appena il treno si è ferma, gli agenti salgono a coppie. Nel giro di una manciata di minuti individuano i migranti e, dopo averli fatti scendere, li fanno sedere su una panchina. Alcuni di loro hanno con sé una borsa, altri non hanno nulla. In totale ne abbiamo contati 33: i numeri che da qualche tempo ci vengono forniti dalle autorità in merito ai flussi migratori e ai centri di accoglienza al limite dalla capienza assumono ora un volto, una storia. Alcuni sembrano spaesati, ma nessuno oppone resistenza. Sono giovani e giovanissimi e il tutto si svolge in tranquillità, con toni pacati. Le guardie di confine si rivolgono a loro in inglese. Il treno, poi, riparte verso nord. I ragazzi vengono invitati a seguire gli agenti nei loro uffici, come da prassi. Ci sembrano tanti, ma del resto le cifre sono quelle.

Numeri in crescita

Proprio ieri, sono stati diffusi i numeri delle entrate illegali di settembre e ottobre, dove i dati, scrive l’Ufficio federale della dogana, sono in aumento sia rispetto ai mesi precedenti sia rispetto all’anno scorso. A sentire la pressione sono principalmente il confine orientale – con 3’703 entrate illegali a settembre e altre 4'486  a ottobre – e quello sud – con 2'144 le persone fermate a settembre e 2'435 a ottobre. Facendo una media giornaliera, in Ticino si arriva a 80 migranti al giorno, la cui stragrande maggioranza è partita dall’Afghanistan e dalla Tunisia; al sud anche da Burundi, Siria, Marocco e Turchia.

C’è chi vuole restare, e chi proseguire verso nord

Ed è proprio qui in Ticino che le loro strade spesso si dividono: chi chiede l’asilo viene portato presso la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), diverso invece il discorso per chi non lo fa o per chi vuole solo attraversare la Svizzera per raggiungere il Nord Europa. Se i requisiti previsti dalla legge sugli stranieri all’art. 5 (come il possesso di un documento valido o di mezzi finanziari per il soggiorno) non vengono adempiuti, i migranti sono rimpatriati in Italia in conformità con l’accordo di riammissione in vigore dal 2000. Ma anche nella vicina penisola quest’anno c’è stato un aumento: 6'562 finora.

Eccezioni per motivi umanitari

Esistono ovviamente delle eccezioni, decise dal Consiglio federale, per motivi umanitari. Infin, c’è tutto il capitolo sui minorenni non accompagnati, che hanno diritto a protezioni speciali. I minori che non chiedono l’asilo vengono presi a carico dalla Polizia cantonale e, spiega sempre l’Ufficio federale della dogana, proprio perché vulnerabili, sono accompagnati e assistiti con particolare attenzione, anche nel passaggio di consegna.