Ticino
Ex Macello, “Ci vuole una task force cantonale”
© CdT/ Chiara Zocchetti
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Redazione
4 anni fa
Così il gruppo UDC in Gran Consiglio sulla situazione del Molino. I giovani democentristi: “Schifati dal comportamento dei nostri coetanei”

Il gruppo UDC in Gran Consiglio si dice “seriamente preoccupato per ciò che è accaduto, sta accadendo e accadrà a Lugano nell’ambito della vicenda ormai a tutti nota dell’ex macello”.

Attraverso un comunicato, il gruppo “ribadisce la ferma denuncia ad ogni atto incivile, vandalico e fuori legge da parte dei manifestanti contro il patrimonio immobiliare pubblico e privato e contro le norme sanitarie; come pure agli atti di occupazione senza permessi di strade e piazze contro la quiete e la vita normale di chi vive e lavora a Lugano, senza dimenticare i turisti”.

“Con lungimiranza lo scorso lunedì 31 maggio, il gruppo UDC chiedeva con una mozione d’ordine in Gran Consiglio di rimandare in Commissione salute e socialità il delicato rapporto che intendeva trovare una posizione mediatrice tra le parti. Avevamo ritenuto che i fatti degli ultimi giorni (e di quel week end in particolare) mandavano in fumo i contenuti e i buoni propositi di tale rapporto. Alla luce della grave situazione che si stava creando e che evolveva di ora in ora, si doveva affrontare il problema a livello Cantonale ormai in un altro modo. Più concreto, celere, diretto e senza ambiguità”.

“La stragrande maggioranza dei Deputati ha seguito e votato la nostra proposta di rinvio in Commissione del dossier. Il Governo per bocca del suo Presidente ha poi chiesto di essere sentito attivamente dalla Commissione. Ora il dossier è in Commissione e come Gruppo chiediamo che esso sia affrontato con urgenza e determinazione. Ci aspettiamo che una nuova proposta commissionale, basata sula creazione di una Task force ad hoc, possa andare in Gran Consiglio per la prossima sessione del 21 giugno 2021. L’emergenza richiede che la Commissione e il Consiglio di Stato lavorino alacremente in tempi strettissimi, anche con sedute straordinarie, per mantenere questo termine temporale”.

“Non tutti i giovani sono così!”
I Giovani UDC Ticino si dicono “schifati dal comportamento di alcuni nostri coetanei, che in nome dell’autogestione, si permettono di non rispettare le leggi, e che invece del dialogo, preferiscono usare la violenza e la forza. Ma è importante non generalizzare: non tutti i giovani sono così!”

“La maggioranza dei giovani che vive nel nostro cantone non ha bisogno di un luogo senza leggi e senza stato per divertirsi e andare a bere una birra la sera, non ha bisogno di manifestare, vandalizzare e picchiare per sentirsi parte di qualcosa. Per dare un senso alla loro vita, i giovani ticinesi lavorano, senza gravare sulle casse dello stato, creano una famiglia, e sono parte integrante della società, che aiutano a migliorare, non a distruggere. I giovani in Ticino non si credono al di sopra della legge, e anche se riconoscono una mancanza di luoghi di aggregazione per loro, non sentiranno di certo la mancanza dell’ex Macello. E non si parla solo di giovani di “estrema destra” come parte dei media di stato vogliono farci credere... La maggior parte dei giovani si comporta in modo corretto nei confronti delle istituzioni e di chi li rappresenta!”

Iniziativa “Adess Basta!”
I Giovani UDC “invitano la popolazione luganese a firmare l’iniziativa ‘Adess Basta!’ lanciata dalla sezione democentrista di Lugano, per poter finalmente mettere la parola fine a questo tipo di autogestione al di sopra della legge, che nemmeno i giovani più vogliono”.

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