Ticino
Famiglie unite contro l'abolizione dell'adozione internazionale, "Non è questa la soluzione"
Redazione
12 ore fa
Francesca Bernasconi, membro di comitato della neonata associazione, propone degli accorgimenti alternativi. "Si potrebbero introdurre controlli ancora più precisi".

Evitare che il progetto di legge che propone l'abolizione dell'adozione internazionale possa vedere la luce nel nostro paese. È con questo obiettivo che mercoledì è stata costituita in Ticino l'associazione Gruppo adozione e famiglie Svizzera (GAFS). La decisione sul tema potrebbe infatti mettere a rischio le opportunità per migliaia di bambini di trovare una famiglia. “Siamo rimasti tutti a bocca aperta”, afferma ai microfoni di Ticinonews Francesca Bernasconi, membro del comitato neocostituito. “In sostanza, si dice che l’atto d’amore compiuto da tutti noi è qualcosa di brutto e sbagliato. E questo non è vero”.

"Si potrebbero inserire controlli più precisi"

In merito ai progetti da portare avanti “dobbiamo ancora incontrarci come comitato, ma l’idea è quella di raggiungere i Consigli di Stato di tutti i cantoni e portare avanti la nostra idea: questa proposta di legge non è la risposta a un problema che, comunque, riconosciamo esserci stato”. Una possibile soluzione “potrebbe essere quella di introdurre controlli ancora più dettagliati, precisi e insistenti, anche se già adesso sono piuttosto insistenti”, aggiunge Bernasconi.

"Un pugno nello stomaco"

Erano 166 le persone presenti all’assemblea costitutiva. Questo numero suggerisce che la notizia abbia scosso profondamente gli animi… “Il 29 gennaio, quando ho visto il servizio del telegiornale sulla questione, in un primo momento pensavo di aver capito male: è impossibile che in Svizzera succeda qualcosa del genere, mi sono detta. E invece sì. Per chi ha intrapreso consapevolmente il viaggio dell’adozione e lo sta portando avanti, è stato davvero un pugno nello stomaco”, conclude Bernasconi.