“L’altro giorno mia moglie stava aprendo un pacchetto di Pak Choi – una verdura asiatica – quando ha però notato che qualcosa si muoveva al suo interno. Una volta aperto, all’interno abbiamo trovato un piccolo camaleonte mediterraneo”. È l’insolito incontro avvenuto tra Gianluca e Balqis Guidotti – famiglia residente nel Locarnese – e il piccolo rettile, sopravvissuto a un lungo viaggio dalla Spagna. “Ammetto che a prima vista ho urlato, perché non me l’aspettavo, e ho subito chiamato mio marito”, ci dice ridendo Balqis. Gianluca ha dapprima controllato se fosse vivo, “infatti è stato lui a uscire lentamente dalla confezione. Ma adesso cosa facciamo?”. Una domanda che sorge spontanea quando ci si imbatte in un animale esotico. “Il maestro di mio figlio è un grande amante degli animali e nella sua aula è presente anche un grosso terrario. Ho quindi chiesto a lui come comportarci e ci è stato consigliato di contattare l’Ufficio del veterinario cantonale”. Increduli quanto la famiglia Guidotti, l’Ufficio ha chiesto loro di portargli il piccolo animale in quanto molto fragile.
“Sta discretamente, la cosa difficile però è farlo mangiare”
Ora il piccolo camaleonte si trova presso il veterinario cantonale Luca Bacciarini. E per sapere il suo stato di salute e capire come comportarsi in questi casi lo abbiamo raggiunto. “Il camaleonte sta discretamente. Ha logicamente subìto tutta una serie di interventi non voluti: è stato sballottolato in giro, caricato su un camion frigo con temperature molto basse per poi arrivare nel luogo di smistamento ed essere infine trasferito e messo in vendita in Ticino assieme ad altra verdura”. Bacciarini ha poi proseguito dicendoci che il piccolo rettile – oltre ad aver perso molti liquidi - è abbastanza magro al momento. “Il problema è che il camaleonte non beve, ma assorbe l’acqua della condensa che si forma sul suo corpo grazie agli sbalzi termici. Attualmente sulla coda – molto asciutta – presenta una piccola necrosi, ma cadrà da sola nei prossimi giorni. La cosa difficile è farlo mangiare, è troppo piccolo. La prognosi è quindi molto riservata”.
Cosa fare in casi simili
Una situazione decisamente delicata, ma come comportarsi quando ci si imbatte in un animale esotico come questo? “La maggior parte dei rettili non è facile da tenere in cattività. I camaleonti ad esempio rientrano fra questi, serve inoltre un’autorizzazione e in molti casi l’animale vive per poco tempo a causa di una serie di patologie. Io dico sempre che sono animali che vanno lasciati nel loro habitat, anche perché in Svizzera sono animali protetti e non si possono portare in giro. Per importarli è infatti necessaria un’autorizzazione da parte dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria, mentre per la tenuta la persona deve dimostrare di avere le conoscenza adeguate per tenere un animale di questo tipo. Se è idoneo verrà rilasciata un’autorizzazione, ma in ogni caso lo sconsiglio perché spesso muoiono dopo un anno perché non vivono nelle condizioni ideali per loro”, ha concluso Bacciarini.