Ticino
Fari a led, quando l'innovazione incontra il malcontento degli automobilisti
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Ginevra Benzi
un anno fa
Fari a led e guida notturna: stando a un'inchiesta condotta dal TCS il 71% degli interpellati si dice infastidito e spesso stressato dai fari a led degli altri veicoli. "Questi fari possono agire come un laser e puntato sugli occhi può causare parecchio fastidio", ci spiega Massimo Gonnella, portavoce del TCS.

Viaggiare in auto durante la notte non è un’impresa facile per tutti. Stando a un’inchiesta condotta dal TCS in Svizzera, Germania, Belgio e Austria, il 71% dei guidatori interpellati si dice infatti infastidito dal bagliore dei fari degli altri veicoli nel traffico notturno, con una conseguente sensazione di stress. Se da un lato si cerca di promuovere l’innovazione tecnologica, offrendo una visibilità migliore, dall’altro si rischia di andare incontro a un malcontento degli automobilisti. Ne abbiamo quindi parlato direttamene con il portavoce di TCS Massimo Gonnella.

Fari sempre più piccoli che agiscono come laser

“Negli ultimi anni, con l’arrivo delle luci led, gli ingegneri concepiscono fari sempre più piccoli. Questo vuol dire che il raggio di luce è molto più concentrato e meno diffusa. Questo può quindi risultare quasi come un laser, che puntato sugli occhi può dare davvero molto fastidio”. A titolo d’esempio, Gonnella ha fatto quello del getto d’acqua del soffione della doccia: se il getto d’acqua è più largo, l’acqua sulla pelle dà decisamente meno fastidio rispetto ad un getto più fine, che presenta maggiore pressione dell’acqua e di conseguenza maggiore fastidio.

Questione di normative

Oltre un terzo dei guidatori intervistati ritiene inoltre opportuno introdurre delle misure adeguate. “Bisognerebbe considerare la normativa e le norme che stabiliscono la luminosità e il raggio d’azione di un faro ed eventualmente fare una correzione a quei livelli per indurre gli ingegneri a concepire fari meno abbaglianti rispetto a quelli attuali”.

I fari che cambiano

Un fastidio confermato anche dal direttore di UPSA Ticino Marco Doninelli, il quale ci ha spiegato come sono effettivamente cambiati i fari nel corso degli anni. “Siamo passati in pochi anni dalle lampadine alogene, che facevano una luce piuttosto giallognola, a quelle a xenon – con luce già più bianca, fino a quelli odierni a matrice di led, che hanno una luce molto bianca”. Chiaramente, spiega sempre Doninelli, dal punto di vista di chi guida l’auto, una luce molto bianca è decisamente vantaggiosa dal punto di vista della sua visibilità, ma chi arriva in senso opposto non deve essere abbagliato. “Questi fari hanno infatti dei sistemi automatici di controllo della luminosità, ma abbiamo bisogno che  funzionino in maniera precisa, altrimenti con la potenza della luce possono risultare molto fastidiosi”.

Altri elementi di disturbo

Indossare gli occhiali, così come avere un parabrezza sporco, sono elementi che possono influire negativamente sull’abbagliamento. “È infatti indispensabile che il parabrezza sia pulito, non solo per garantire una buona visibilità, ma anche perché questi nuovi fari vengono gestiti nella maggior parte dei casi tramite una telecamera montata dietro il parabrezza che deve rilevare l’auto che viene nel senso inverso”. Inoltre, un parabrezza sporco può compromettere il buon funzionamento di questi fari. “Forse dovremmo un po’ abituarci a questo nuovo tipo di fari”, conclude Doninelli.