Industria
Farmaceutica, da Has e Cerbios nasce un nuovo gruppo ticinese
©Chiara Zocchetti
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Redazione
2 giorni fa
L'azienda farmaceutica di Biasca acquisisce la Cerbios di Barbengo. La fusione non comporterà tagli di posti di lavoro. Riccardo Braglia di Has: "Vogliamo assumere per crescere ancora".

Il settore farmaceutico da settimane è sotto i riflettori: da un lato i dazi ordinati dal presidente statunitense Trump, dall’altro le notizie di chiusure o riduzioni dell’organico nel nostro cantone che hanno portato Farma Industria Ticino a prendere posizione per chiarire che l’industria farmaceutica non è in crisi. Questa mattina, un annuncio giunto a sorpresa può indicare che il settore gode ancora di buona salute: la Has Healthcare Advanced Synthesis di Biasca acquisisce la Cerbios di Barbengo, supportata dal fondo 65 Equity Partners che si affianca alla famiglia Braglia, azionista di maggioranza. L’acquisizione di Cerbios da parte di Has è anche garanzia di mantenere posti di lavoro in Ticino, che nelle due imprese contano 400 unità. Inoltre, mette al riparo dal rischio di una delocalizzazione all’estero.

Export

Secondo le due aziende, la fusione rappresenta un'occasione di crescita, con l'unione delle loro competenze chimiche e biologiche. "Il nostro core business - spiega Waldo Mossi, Ceo di Has Healthcare Advanced Synthesis - è la produzione di principi attivi per aziende internazionali, in tutto il mondo. Esportiamo i nostri prodotti negli Stati Uniti, in Giappone, in Europa e nei paesi più avanzati nel settore farmaceutico". Cerbios si occupa "della produzione di principi attivi farmaceutici sia in ambito chimico, sia biologico e veterinario", illustra Christian Suà, Ceo di Cerbios-Pharma. "Più del 90% della nostra produzione viene esportato".

Crescita e assunzioni

Secondo Riccardo Braglia, membro del CdA della Has, alla base dell'acquisizione "c'era una bellissima sinergia di lavoro e persone tra le due aziende. I due Ceo vanno molto d'accordo e continueranno entrambi a essere presenti nel nuovo progetto. Erano proprio le nozze ideali". L'unione tra le due imprese farmaceutiche non comporterà licenziamenti. "Gli azionisti di Cerbios hanno deciso di vendere a noi, invece che contattare un'azienda straniera o svizzerotedesca e questo permette di mantenere tutta l'occupazione in Ticino. Non abbiamo bisogno di fare dei licenziamenti, ma anzi faremo delle assunzioni perché contiamo di crescere ancora, sia a Biasca sia a Barbengo".

Il nodo dei dazi

Ottimismo e sviluppo, quindi. Ma i dazi annunciati da Trump e che potrebbero entrare in vigore mercoledì non rischiano di mettere i bastoni tra le ruote a due imprese votate all'export e che oggi realizzano il 30-40% del fatturato Oltreoceano? "Siamo pronti ad affrontare i dazi, se arriveranno", commenta Braglia. "Has già dispone di una filiale negli Stati Uniti per la commercializzazione nel mercato americano e troveremo delle forme di collaborazione. Tuttavia, costruire nuovi impianti negli Stati Uniti non è immaginabile nel tempo breve perché sono necessari 4-5 anni di tempo: anche iniziando oggi a realizzarli, entrerebbero in funzione solo quando ci sarà un nuovo presidente".