
Lo scorso venerdì il Centro della protezione civile di Rivera ha ospitato l'annuale giornata del Viticoltore. È stata l'occasione per l'associazione di categoria di gettare uno sguardo sull'annata appena trascorsa. Ticinonews ne ha parlato con il presidente di Federviti Mendrisio Michele Piffaretti.
Il clima, "risultato buono, ma condizioni non ottimali"
Piffaretti si dice soddisfatto dell'annata vitivinicola, nonostante le condizioni avverse, in particolare "una primavera piovosa in maniera anomala, specialmente maggio e giugno". Piffaretti non nega che sono stati fatti dei sacrifici, "come entrare nelle parcelle nei giorni festivi. Per questo, abbiamo forse disturbato il vicinato e ci dispiace". L'esito finale è comunque "abbastanza interessante: i vini nelle cantine sono fermentati bene. I risultati sembrano abbastanza buoni, la qualità è ottima". Le difficoltà, spiega lo stesso presidente di Federviti Mendrisio, sono dovute alle piogge che hanno impedito lo sviluppo dei fiori. "Il grappolo sembrava formato bene, invece mancavano tanti acini dovuti a una fioritura difficoltosa a causa della pioggia. La vigna, per crescere bene, necessita di una meteo fresca, un clima ventilato ma soleggiato. Così è stata un’altra stagione difficile”.
Merlot a rischio?
Gli avvenimenti climatici avversi sono sempre più frequenti e intensi, come confermato da Piffaretti. "Non è solo un problema di grandine, ma anche di frane o forti venti. C’è poi il gelo primaverile, che può toccare il germoglio appena formato. Nel Sopraceneri, "in certe zone ha grandinato per tre anni di seguito, mentre in Vallese ha gelato per tre anni consecutivi. Ci sono stati franamenti che non avevamo mai visto nei vigneti, filari interi che sono scesi per metri a causa delle bombe d'acqua". Le opzioni che restano ai produttori, per tutelarsi, non sono molte: "Ci si può proteggere facendo degli accorgimenti agronomici, delle protezioni, delle assicurazioni. Si fa il possibile, però è un insieme di diverse soluzioni”. Il Merlot ticinese potrebbe pagare in modo particolare questi cambiamenti climatici. "Il clima è mutato e il Merlot è sensibile alle malattia nel momento in cui fiorisce. Diventa quindi difficile coltivarlo in queste condizioni. Ci sono nuovi vitigni che potrebbero magari in futuro, non dico rimpiazzarlo, ma rappresentare un’alternativa. E ci stiamo lavorando".
La Federazione: "Abbiamo bisogno del supporto di tutti"
È anche la diminuzione dei soci di Federviti a preoccupare Piffaretti. "Si tratta di un problema anche finanziario. Noi offriamo dei servizi, magari alcuni non se ne accorgono perché ne beneficiano in modo indiretto, però ci sono temi come la formazione continua, la difesa professionale e la rappresentatività a livello federale in cui agiamo". L'associazione si sta muovendo per capire quali sono le problematiche interne. "Ultimamente abbiamo perso diversi membri per vari motivi che cerchiamo di capire e risolvere. Ci stiamo impegnando, abbiamo nuove forze che stanno lavorando in Comitato e per la Federviti. Abbiamo bisogno dell’appoggio di tutti i viticoltori".