Migranti
Fonio: "Per Chiasso chiederemo garanzie alla Confederazione"
Redazione
5 ore fa
Tra le strutture provvisorie che la Sem chiuderà non c'è il centro di via Motta di Chiasso. Fonio: "Ricorderemo a Beat Jans il numero massimo di 350 richiedenti l'asilo nella regione".

La Segreteria di Stato della migrazione (Sem) chiude nove centri federali d’asilo temporanei. Tra questi non ci sarà il centro di via Motta di Chiasso, "verosimilmente perché di proprietà della Confederazione", commenta il consigliere nazionale del Centro, Giorgio Fonio. Il tema del destino della struttura chiassese sarà portato da Fonio, Marchesi (Udc) e Gysin (Verdi) della Commissione delle istituzioni politiche durante un incontro che avverrà nei prossimi giorni con il consigliere federale Beat Jans. "Sarà importante capire quali saranno le conseguenze per il centro di via Motta nel caso in cui i numeri degli arrivi di migranti tornassero a crescere".

"Numero massimo da rispettare"

Il timore è che la cittadina di confine veda aumentare nuovamente in maniera massiccia la presenza di richiedenti l'asilo sul proprio territorio. "Quello di 350 migranti nel Basso Mendrisiotto deve essere il numero massimo da rispettare", ricorda il parlamentare, residente a Chiasso. Questa cifra era quella concordata tra Confederazione e Comuni della regione. "È il numero che permette di fare accoglienza e potere gestire la situazione", osserva Fonio. "Se lo si supera, sappiamo che si creano situazioni che generano problemi all'interno della comunità. Ribadiremo questa richiesta e domanderemo soprattutto delle garanzie".

"Responsabilità della Berna federale"

Chiederete quindi la riapertura di questi nove centri in caso di aumento degli arrivi? "Noi ribadiremo che il Mendrisiotto non può assumersi ulteriori compiti che non gli spettano e per i quali il governo federale ha delle responsabilità ben chiare", risponde Fonio.