
L’Amministratore apostolico mons. Alain de Raemy - in accordo con i superiori della Fraternità Francescana di Betania - ha accolto la richiesta personale di fra’ Simone Robbiani di lasciare anticipatamente, prima della scadenza regolare del periodo esterno dalla comunità religiosa di appartenenza (primo luglio 2025), la cura pastorale delle Parrocchie di Iseo-Cimo, Neggio e Vernate, già a partire dal primo Aprile 2025. Da questa data, si legge in un comunicato, don Massimo Braguglia è stato nominato Amministratore parrocchiale ad interim delle suddette comunità.
"Ho conosciuto persone stupende"
“Cari amici, sono passati due anni e mezzo da quel 4 settembre 2022, giorno in cui celebravo la mia prima Santa Messa in mezzo a voi”, si legge nel saluto ai parrocchiani di fra’ Simone. Dopo aver vissuto 15 anni in convento come frate “desideravo sperimentare un altro modo di vivere il ministero sacerdotale”. Così, “sono stato inviato per essere il vostro parroco e io ci ho messo il cuore, in tutto. Ho provato tanta gioia nello stare in mezzo a voi e ho conosciuto persone stupende”. Ci sono state anche delle fatiche “ma queste hanno reso più autentico l’amore”.
"Questa partenza non è un abbandono"
Tre anni sono quasi passati “e questo era il tempo che mi veniva concesso per il discernimento. Ed eccomi qui, a prendere una decisione sul proseguo”. A malincuore “vi comunico che il 31 marzo lascerò l’amministrazione delle nostre Parrocchie, in quanto ho chiesto di poter svolgere il mio ministero sacerdotale nella diocesi di Verona, già conosciuta qualche anno fa”. Seppure sia naturale un po’ di disorientamento causato da questa prematura partenza, “sono certo che chi mi vuole bene saprà comprenderla. Vorrei tanto mostrarvi come questa partenza non sia un abbandono, ma il segno concreto di una sincera e profonda appartenenza al Signore: sì, perché un sacerdote non si appartiene e non appartiene alla sua gente, se non per fede". L'incoraggiamento è di camminare con speranza: "Vi auguro di rendere le nostre Parrocchie sempre più attraenti, con la bellezza della preghiera e la gioia della carità fraterna”.