Mendrisiotto
Frana controllata, "I lavori dureranno ancora diversi giorni"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
16 ore fa
Il geologo cantonale Andrea Pedrazzini fa il punto della situazione sulla frana che ha portato alla chiusura della strada cantonale tra Riva San Vitale e Brusino Arsizio. "L'obiettivo è riaprire la prossima settimana". Nell'area interessata è anche stato diramato un divieto di navigazione per un raggio di 150 metri.

"Questa mattina abbiamo terminato i lavori di innesto artificiale della frana tramite il getto d'acqua pompata dal lago. I risultati sono abbastanza positivi: il 30-40% della massa instabile è scesa, ora dovremo eliminare il materiale restante grazie all'intervento dei mezzi meccanici". È quanto spiega a Ticinonews Andrea Pedrazzini, geologo cantonale, aggiungendo che "i lavori dureranno ancora diversi giorni e settimana prossima, appena la sicurezza per gli utenti sarà garantita, la strada potrà essere riaperta". Contemporaneamente "continueranno i lavori di messa in sicurezza dell'area". Per l'area interessata, inoltre, le autorità hanno diramato un divieto di navigazione per un raggio di 150 metri, esteso anche per manovre di attracco, ormeggio, balneazione e immersione".

Strada chiusa dal 19 febbraio

Ricordiamo che la strada che collega Riva San Vitale a Brusino Arsizio, utilizzata anche dai frontalieri che provengono dalla zona Porto Ceresio, è stata chiusa alle ore 19 di mercoledì 19 febbraio e lo resterà "fino a nuovo avviso". Il motivo? Al di sopra della carreggiata è stata individuata una zona attiva di frana con un volume stimato di circa 3mila metri cubi. Il tutto, scriveva il Cantone, risale alle precipitazioni di inizio mese, quando si sono registrati dei franamenti superficiali e sradicamenti di piante, con la caduta di un masso di circa 250 litri che ha raggiunto la strada cantonale. Un sopralluogo immediato effettuato nelle vicinanze dell’area di distacco ha confermato alle autorità cantonali la presenza di uno scivolamento superficiale e di alcune piante sradicate. E nei giorni successivi, durante i lavori di esbosco e spurgo, sono stati segnalati ulteriori piccoli franamenti e la caduta di sassi provenienti dallo stesso settore. Così è stato deciso di svolgere un ulteriore sopralluogo che ha portato all'identificazione della zona attiva di frana.