Ticino
Frana nel Malcantone, "sulla riapertura della strada ne sapremo di più domattina"
Rescue Media
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Redazione
un anno fa
La ripresa della circolazione sulla carreggiata dipenderà dalla meteo dei prossimi giorni e dall’andamento dei lavori. Il geologo cantonale Andrea Pedrazzini: "Domani procederemo il più rapidamente possibile con l’evacuazione del materiale".

Questa mattina una frana si è riversata sulla strada tra Bosco Luganese e Cademario. Sono scesi tra i 60 e i 90 metri cubi di materiale, legna e roccia, che hanno riempito una camera di ritenuta sopra la strada e divelto le reti di protezione, raggiungendo la carreggiata. La circolazione al momento è bloccata in entrambe le direzioni e i lavori di sgombero sono in corso. “Abbiamo dovuto prima di tutto stabilizzare il ciglio della frana e tagliare le piante che rimanevano instabili”, spiega a Ticinonews il geologo cantonale Andrea Pedrazzini. “Successivamente, disboscare il materiale per garantire la sicurezza agli operai che lavorano per evacuare i detriti che si trovano sulla strada”.

“Riapertura della strada? Ne sapremo di più domani in mattinata”

A livello di tempistiche, è difficile dire per quanto tempo rimarrà bloccata la circolazione. “Dipende dalla meteo dei prossimi giorni e dall’andamento dei lavori – riprende Pedrazzini –. Domani procederemo il più rapidamente possibile con l’evacuazione del materiale e poi valuteremo ancora il ciglio della frana restante per vedere se con delle opere provvisorie sarà possibile riaprire la strada oppure no. Ne sapremo di più domani in mattinata”.

“Può succedere tutto in pochi minuti”

Situazioni come quella di oggi sono abbastanza frequenti di recente. Ma le frane di questo tipo lasciano presagire qualcosa o sono imprevedibili? “Questo genere di frana è piuttosto superficiale, anche se di volume importante, dato che coinvolge uno spessore di materiale sciolto e di roccia alterata di circa 50-100 centimetri”, afferma Pedrazzini. “Tali eventi danno poco preavviso e in un settore come quello tra Bosco Luganese e Cademario, dove la roccia è conosciuta per essere di scarsa qualità, sono sufficienti precipitazioni non troppo elevate come quelle attuali per innescare questo tipo di franamenti che non dà segni premonitori: può succedere tutto in pochi minuti”.