
L'accordo fiscale fra Svizzera e Italia e sull'imposizione dei lavoratori frontalieri è ufficialmente entrato in vigore il primo luglio. Il testo è stato pubblicato due giorni fa sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana.
Nessun cambiamento per gli attuali lavoratori frontalieri
L'accordo consente a chi è già un lavoratore frontaliere di mantenere l'attuale situazione fiscale attuale. Continuerà quindi a pagare unicamente l’imposta alla fonte in Svizzera. Questo, fino al pensionamento, anche in caso di cambiamento di posto di lavoro o eventuale periodo di disoccupazione.
Il sistema di tassazione per i "nuovi frontalieri"
I lavoratori assunti da ieri saranno invece considerati “nuovi frontalieri”. Per loro è previsto un nuovo sistema di tassazione per i redditi che percepiranno dal primo gennaio del 2024: pagheranno le imposte alla fonte in Svizzera fino all’80% dell’imponibile e il resto in Italia, con deduzione della quota già trattenuta nel nostro Paese.
Ancora nessun accordo sul telelavoro
I frontalieri italiani che effettuano il telelavoro continuano a trovarsi in una situazione di incertezza dal 31 gennaio scorso quando le regole introdotte durante la pandemia sono scadute. Una proroga della soluzione transitoria in vigore fino ad oggi non è stata realizzata. Dal primo febbraio, si applicano nuovamente le regole vigenti prima del Covid-19. Effettuare il telelavoro implica conseguenze fiscali per i frontalieri italiani, i quali rischiano di perdere il loro statuto sul piano fiscale e una conseguente tassazione più pesante.