![©Chiara Zocchetti](https://dexter-cdn01.gruppocdt.ch/ticinonews/stories/2025/02/07/960x640/06c4d77b-5fd5-42bc-8be9-bc26e73f6c06.jpeg)
Il Ministero pubblico ha aperto un procedimento penale per violazione del segreto d'ufficio, attualmente contro ignoti, in relazione alla fuga di notizie dall'Amministrazione di Lugano che ha portato alla condanna per minaccia di un cittadino luganese. L’indagine - come spiegato alla Regione dallo stesso Mp - è scattata d’ufficio, come previsto dalla legge per reati di questa natura. La vicenda, si legge sempre sul foglio bellinzonese, potrebbe essere collegata all'apparizione del sindaco di Lugano, Michele Foletti, e del segretario comunale Robert Bregy, a Palazzo di giustizia, anche se il sindaco ha scelto di non commentare quando interpellato.
La vicenda risale al 2022
La questione risale all'autunno del 2022, quando un cittadino di Lugano ha notato delle irregolarità nell’assegnazione di commesse senza concorso pubblico, scoprendo che numerosi incarichi erano stati diretti a poche società, tra cui una attiva nel settore delle pulizie, che ha ottenuto mandati per un totale di circa 1,3 milioni di franchi in cinque o sei anni. Spinto dalla volontà di tutelare l'interesse pubblico, il cittadino ha richiesto ufficialmente spiegazioni e documentazione tramite la legge sulla trasparenza, ricevendo il materiale richiesto dal Municipio. Tuttavia, ha in seguito subìto minacce dal titolare di una delle società delle quali aveva chiesto informazioni. Dopo la denuncia fatta in polizia, è emerso che la minaccia - avvenuta in un esercizio pubblico cittadino - derivava da una fuga di notizie all'interno dell’Amministrazione comunale, precisamente da un responsabile del Dicastero sport. Anche se l'aggressore è stato condannato a una pena pecuniaria sospesa, sono poi emersi due ulteriori aspetti preoccupanti: i membri dell'Esecutivo di Lugano e del Consiglio di Stato, pur essendo a conoscenza dell'incidente, non hanno segnalato il reato al Ministero pubblico fino a dopo la pubblicazione da parte dei media del primo articolo inerente i fatti. La vicenda è ora al centro di un’interpellanza presentata dai consiglieri di Avanti con Ticino&Lavoro, i quali chiedono al Municipio chiarimenti riguardo alla gestione della situazione.