
Alle immagini della tragedia che ha colpito l’Alta Valle Maggia si stanno aggiungendo quelle della ricostruzione che richiederà anni, soprattutto per quelle famiglie contadine che hanno subito la perdita parziale o addirittura totale delle proprie aziende agricole, degli stabili, dei macchinari e del foraggio, e con le proprie superfici agricole rese inutilizzabili perché ricoperte di detriti o erose dalla furia dei corsi d’acqua. “È chiaro che ci sono stati dei danni considerevoli. Sono una ventina le aziende agricole colpite da questi eventi, alcune delle quali hanno perso anche animali, pochi fortunatamente”, ci spiega Sem Genini, segretario agricolo cantonale. “Tuttavia, sono almeno quattro le aziende che hanno perso tutto: stalle, macchinari, trattori e colture. E questo ci preoccupa seriamente, oltre ai terreni agricoli ora ricoperti da fango e detriti. Per noi è importante che queste porzioni di terreno vengano recuperate al più presto, anche perché stiamo di 40-60 ettari di superfici agricole”.
Sopravvivenza a rischio
A essere a rischio c’è quindi la sopravvivenza stessa di queste aziende, colpite nel periodo di maggiore attività, in cui i lavori all’alpeggio si sommano alle attività più prossime all’azienda, come la fienagione. Una situazione che preoccupa non poco Sem Genini, segretario agricolo cantonale, soprattutto in vista della stagione fredda per cui ripari e foraggi a sufficienza si rendono necessari. “Gli animali al momento dell’alluvione erano all’alpeggio, ma per l’inverno avranno bisogno di riparo, di una stalla. Stiamo cercando soluzioni e alcuni agricoltori del Piano di Magadino hanno messo a disposizione delle infrastrutture per passare la stagione fredda”. Ma a mancare, come detto, ci sarà soprattutto il foraggio. “Sono però felice di dire che abbiamo ricevuto tanta solidarietà sia dalla Svizzera interna sia da agricoltori ticinesi che ci hanno chiamato per offrire gratuitamente le rotoballe di fieno a chi è stato colpito. Questo non solo fa piacere, ma aiuta molto”
Tanta solidarietà e collaborazione
Genini ci conferma quindi la forte solidarietà verso la valle “per superare nel miglior modo possibile questa drammatica situazione”. Infatti, anche l’Unione Contadini Ticinesi ha deciso di aprire un fondo di solidarietà per le famiglie contadine. ”In collaborazione con l’Associazione Donne Contadine Ticinesi e con la Società Agricola Valmaggese abbiamo lanciato questa colletta. Anche se è partita fin da subito, noi confidiamo in particolare nel tradizionale brunch del 1° agosto. Un’occasione di scambio importante con la popolazione non solo agricola, ma anche urbana per fare uno scambio campagna-città”. Genini ha poi voluto sottolineare come la sezione agricoltura e i forestali stiano facendo “un ottimo lavoro cercando di essere molto pragmatici nella presa di decisioni. La collaborazione finora è quindi stata ottima e ci auguriamo continui così”.