
Gianni Frizzo, presidente del comitato Giù le mani dalle Officine, ha inviato ai media una lettera. Frizzo ringrazia la popolazione per il "suo calorosissimo sostegno in tutta la vertenza delle Officine FFS di Bellinzona".Queste le parole di Frizzo: "La vertenza è ancora lontana dall’essere conclusa. La tavola rotonda sta tutt’ora lavorando per individuare provvedimenti per rilanciare l’attività delle Officine a breve e medio termine. In un secondo tempo, dovrà affrontare le prospettive a più lungo termine, per inserire la struttura in un futuro che, con l’apertura della galleria di base, si preannuncia ricco di cambiamenti, tenendo ben presente l’iniziativa per la creazione di un polo industriale che la popolazione ha sostenuto in modo entusiastico. Non per questo il comitato di sciopero ha però dimenticato il cammino percorso da quella prima settimana del mese di marzo 2008, in cui sembrava che la mannaia della razionalizzazione dovesse abbattersi sulle Officine, smembrandole irrimediabilmente per portare la manutenzione delle locomotive a Yverdon e lasciare quella dei vagoni merci ad una non meglio definita struttura messa in piedi con l’ausilio di alcune ditte private già attive nel settore. Quanto avvenuto è storia nota, che non vogliamo ripercorrere qui. Sono stati momenti, giorni, settimane intensissime, in cui le emozioni hanno quasi assunto dimensioni concrete, tanto erano forti. Su tutte, una è ancora più viva delle altre: quella dell’abbraccio che noi tutti, scioperanti e famigliari, comitato e sindacalisti abbiamo incessantemente ricevuto dalla popolazione del Ticino, dei Grigioni e dagli altri cantoni, che si è manifestato in tutte le forme, una più calorosa dell’altra. Le immagini della gente che riempiva la pittureria, della dispensa piena di doni, dei contributi lasciati e inviati, resteranno anch’essi per sempre nei ricordi di noi tutti. Questo abbraccio ci ha portati di peso, ci ha rincuorati nei momenti di incertezza e di timore che non sono mancati, ci ha ridato la carica nei momenti di stanchezza e ci ha fornito la fiducia necessaria a percorrere con successo il lungo e tormentato cammino dall’inizio di marzo. Come detto, la vertenza non è ancora terminata e, per certi versi, non lo sarà probabilmente mai. Ma questo è proprio il primo e principale risultato ottenuto in questa vicenda, alla quale qualcuno aveva già erroneamente posto la parola fine, senza tener conto delle reazioni che avrebbe provocato. Così, la storia delle Officine può continuare e al comitato preme ora di ringraziare tutti coloro che, in un modo o nell’altro, si sono investiti in questa lotta. Per farlo, dobbiamo ricorrere a mezzi collettivi, poiché procedere in modo mirato avrebbe richiesto risorse e impegni che travalicano le nostre possibilità. Ci rendiamo conto che questo mezzo viene in genere utilizzato in altre circostanze. Nel nostro caso, invece, le manifestazioni di sostegno hanno fatto sì che le Officine di Bellinzona siano tutt’ora vive e vegete e il nostro impegno, con il vostro continuo sostegno, farà si che continuino a vivere ancora a lungo".
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