
Solidarietà a parole ma anche nei fatti. La esprime il Movimento Giovani Leghisti nei confronti degli abitanti di Salorino, che in seguito all'ondata di furti che li ha colpiti negli ultimi tempi hanno deciso di introdurre un servizio di sicurezza privata.
Una decisione forte, indice di una certa sfiducia nella sicurezza garantita dallo Stato, che secondo i giovani leghisti rappresenta l'ennesima dimostrazione degli effetti sciagurati e devastanti per i ticinesi degli accordi di Schengen-Dublino.
"Lo spalancamento delle frontiere per mezzo di questi trattati internazionali voluti dai partiti storici" sostengono i giovani leghisti, "ha a poco a poco reso impossibile il controllo del territorio e dei malviventi che quotidianamente dall’ Italia vengono a fare razzie nelle case dei ticinesi. Chi è vittima di questo genere di crimini sa quanto sia doloroso subire una violazione così intima della propria sfera privata."
Per cui il Movimento Giovani Leghisti, oltre a chiedere al Consiglio di Stato di attivarsi presso la Confederazione affinché si valuti una sospensione dell'accordo di Schengen in Ticino e di approvare il potenziamento del corpo di polizia come richiesto dal consigliere di Stato Norman Gobbi, si mette a disposizione dei cittadini di Salorino "per le azioni che verranno ritenute necessarie per risolvere i problemi".
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